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ANSAcom - In collaborazione con Now Italia
"Negli ultimi cinque anni siamo stati più attivi nel campo della sicurezza informatica a livello di Unione europea che in tutta la storia dell'Ue. Un motivo molto importante che ci ha spinto a essere così attivi, è stato il panorama delle minacce" che vanno dai comportamenti irresponsabili degli Stati nel cyberspazio alla criminalità informatica all'hacktivismo politicamente motivato, "quel che è cambiato è la situazione geopolitica" con la guerra di aggressione della Russia in Ucraina e il conflitto in Medio Oriente, e "anche se l'impatto nel dominio informatico dell'Ue è stato limitato, ciò ha creato un livello di consapevolezza e di vigilanza sulla sicurezza informatica che prima non esisteva". Così Lorena Boix Alonso, Direttore per la società digitale, l'innovazione e la sicurezza informatica alla DG Connect della Commissione europea, intervenendo al CyberSec2024 in corso a Roma. "In ambito legislativo, cosa piuttosto eccezionale, nella cybersecurity, siamo passati ora dalla protezione delle infrastrutture critiche alla protezione della catena di approvvigionamento e persino a legiferare il modo in cui gestiamo la capacità operativa" ha aggiunto Alonso, ricordando l'accordo politico raggiunto ieri dalle istituzioni Ue sul Cyber Solidarity Act, che mira a costruire una risposta collettiva dell'Ue più resiliente contro le minacce informatiche.
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