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"Dialogo per il Paese" agli Stati generali della Ripartenza

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"Dialogo per il Paese" agli Stati generali della Ripartenza

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In collaborazione con Osservatorio Riparte l'Italia

A Bologna, il presidente Balestra: "Focus sulle riforme"

Bologna, 25 novembre 2023, 19:21

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L 'evento "Gli Stati Generali della Ripartenza" - RIPRODUZIONE RISERVATA

L 'evento "Gli Stati Generali della Ripartenza" - RIPRODUZIONE RISERVATA
L 'evento "Gli Stati Generali della Ripartenza" - RIPRODUZIONE RISERVATA

ANSAcom - In collaborazione con Osservatorio Riparte l'Italia

Dialogare sulle riforme necessarie al Paese. È questo l’obiettivo degli Stati generali della ripartenza, organizzati a Bologna dall’Osservatorio economico e sociale Riparte l'Italia. “Vogliamo creare un polo di aggregazione di una comunità che sappia dialogare superando quelle che alle volte sono delle visioni unilateralistiche e creare confronto perché ci si trova di fronte alla necessità di effettuare dei percorsi e delle scelte fondamentali per il progresso e lo sviluppo del Paese", ha detto Luigi Balestra, presidente dell’Ossevatorio che “aggrega ormai 30mila iscritti attraverso una newsletter e può dare spunti a chi governa per mettere in cantiere tutti quei lavori di cui il Paese ha bisogno”. Di spunti, dai dibattiti della mattinata, ne sono arrivati tanti. Il vice ministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini ha ricordato tutte le iniziative portate avanti dal governo a sostegno delle imprese, puntando su “sostenibilità e digitalizzazione". "Il tessuto economico non può crescere in un contesto di incertezza giuridica, con ostacoli burocratici e lungaggini amministrative", ha detto. Per questo "ci stiamo impegnando come ministero per una minore burocrazia e un maggior grado di trasparenza" anche attraverso il dl concorrenza, al cui discussione è alle battute finali in Parlamento, e alla riorganizzazione degli incentivi. Nonostante le numerose iniziative portate avanti dal governo, non mancano le difficoltà, anche causate dalle difficili condizioni geopolitiche, con le guerre in Ucraina e in Medio Oriente, la crescente inflazione, l’andamento dei tassi di interesse, i rincari delle materie prime a livello globale. In questo quadro, avverte Roberto Rustichelli, presidente dell'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato, "non siamo in grado di completare quanto annunciato per il Pnrr”. Anche il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, è “preoccupato” e segnala “ritardi nell’attuazione del Pnrr”. “Rischiamo di perdere un’occasione irripetibile”, avverte. Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, e quello di Napoli, Gaetano Manfredi, che sollecitano maggiore chiarezza nell’impiego dei fondi del Pnrr. "Serve una legge finanziaria che sostenga gli enti locali, è importantissimo", aggiunge Lepore. Tra i tanti punti toccati nella prima giornata degli Stati generali della ripartenza, c’è stato anche quello della riforma costituzionale che delinea il ruolo del presidente del Consiglio. La riforma proposta dal governo Meloni non ha intenzione di rafforzare i poteri del presidente del Consiglio ma ha "l'obiettivo di rafforzare la stabilità e la democrazia nel Paese, che è un problema noto e condiviso da tutte le forze politiche", spiega il suo estensore, Francesco Saverio Marini, consulente giuridico della presidente del Consiglio. Mentre per il vice presidente della Camera, Vincenzo Mulè, "il Parlamento ha il dovere di fermarsi, ragionare e non andare avanti con il pregiudizio" su questa e altre importanti riforme. Dei tempi della giustizia ha parlato il vicepresidente del Csm, Fabio Pinelli. In nove mesi l'attuale Consiglio superiore della magistratura ha "ridotto di oltre il 33% l'arretrato che ereditato” e ha saputo imprimere un cambiamento rispetto alle precedenti consiliature. Un cambio di passo sostenuto anche dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “esempio straordinario per me di come deve essere un uomo di Stato”, conclude Pinelli.

 

ANSAcom - In collaborazione con Osservatorio Riparte l'Italia

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