Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
ANSAcom
ANSAcom - In collaborazione con EY ITALIA
Continuare a crescere, "ma con un un impatto positivo e rigenerativo per il futuro". E' questo l'obiettivo che si pone Davide Bollati, presidente di Davines S.p.A., gruppo italiano con sede a Parma, specializzato nella cosmetica professionale di alta sostenibilità. Bollati è tra i vincitori della 27° edizione EY L'imprenditore dell'anno nella categoria "Sustainable Business Model" (modelli di business sostenibile, ndr). "È una grande soddisfazione ricevere il premio per un'azienda come Davines, che ha iniziato più di 20 anni fa questo percorso - commenta Davide Bollati - oggi abbiamo chiare le nostre sfide, i temi che stiamo affrontando sono quelli della decarbonizzazione, della biodiversità, della circolarità e dell'acqua - prosegue - Il fatto di essere stati riconosciuti su una categoria così importante per l'economia futura ci rende molto orgogliosi; speriamo di essere esemplari, magari di avere anche altre aziende che seguano il percorso che abbiamo intrapreso". Davines da anni sta crescendo a doppia cifra, con Stati Uniti, Nord Europa ed Europa centrale come mercati di riferimento, conta un migliaio di collaboratori e si appresta a chiudere l'anno con circa 300 milioni di fatturato: "Il futuro di Davines vuole continuare a essere di crescita, ma sempre in coerenza con lo scopo aziendale - spiega il presidente - facendo il nostro meglio per il mondo, offrendo buona vita per tutti, attraverso bellezza, etica e sostenibilità. Abbiamo una parola che ci sta particolarmente a cuore in questo momento - sottolinea Bollati - "disaccoppiamento", crescere da una parte e disaccoppiare la nostra impronta dall'altra. Sembra contro intuitivo ma non lo è - conclude Bollati - perché con decine di progetti nei nostri quattro pillars fondamentali si riesce a crescere e a far scendere il proprio impatto, addirittura ad essere rigenerativi con le nostre aziende e le filiere".
ANSAcom - In collaborazione con EY ITALIA
Ultima ora