Lo ha detto alla radio locale Mosaique Fm il primo delegato responsabile degli affari del governatorato di Sfax, Mohamed Nafti Kaddouda, assicurando che "un certo numero di migranti irregolari di paesi dell'Africa subsahariana nelle delegazioni di Jebeniana e El Amra sono stati espulsi" e sottolineando come da tempo "un certo numero di residenti si è lamentato degli attacchi alle loro proprietà e della loro impossibilità di sfruttare le proprie terre." Kaddouda ha aggiunto che "il massiccio intervento delle forze di sicurezza dimostra la capacità dello Stato di proteggere i diritti delle persone, così come il fatto che la Tunisia non esita ad imporre e mantenere la pace sociale".
In
una dichiarazione rilasciata a Mosaïque Fm, il pubblico
ministero e portavoce del Tribunale di Sfax, Hichem Ben Ayad,
ha precisato che le località di Jebeniana e El Amra sono teatro
di scontri occasionali e di un clima di tensione dovuto alla
presenza di un vasto numero di migranti irregolari provenienti
dai paesi dell'Africa subsahariana. e che sono state registrate
denunce per reati relativi ad invasioni della proprietà privata,
in particolare terreni agricoli.
Il procuratore ha anche aggiunto che sono state aperte
indagini su episodi di violenza avvenuti tra residenti locali e
migranti che hanno costretto le forze di sicurezza ad
intervenire per ristabilire l'ordine nei giorni scorsi. Nella
regione di El Amra, non lontano da Sfax, sono soliti stazionare
negli ultimi mesi diverse centinaia di subsahariani in attesa
dell'occasione propizia per tentare di raggiungere le coste
italiane. (ANSAmed).
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