ROCCELLA IONICA - Ancora uno sbarco - il quarto negli ultimi cinque giorni e il diciannovesimo negli ultimi cento - nel porto di Roccella Ionica, in provincia di Reggio Calabria. In questa circostanza, però, l'imbarcazione ha seguito la "rotta libica", è partita cioè dalla costa del Nord Africa e non, come accaduto nella maggior parte dei casi negli ultimi tempi, dalla Turchia. Al termine di un'operazione di soccorso in mare, attuata poco prima dell'alba al largo della costa calabrese da parte dei militari della Guardia Costiera di Roccella Ionica, nello scalo della Locride sono arrivati 23 migranti tutti di sesso maschile: 21 cittadini del Bangladesh e 2 del Sudan. Al momento dell'individuazione in mare e del soccorso, i migranti si trovavano a bordo di una piccola barca di circa 8 metri in balia del mare localizzata a circa 80 miglia di distanza dalla costa.
Il barchino in precarie condizioni di galleggiamento per via dell'eccessivo peso causato a bordo dai migranti ammassati in ogni angolo, sarebbe partito alcuni giorni fa dalle coste della Libia. Dopo lo sbarco, i profughi, su disposizione della Prefettura di Reggio Calabria, sono stati momentaneamente sistemati nella tensostruttura portuale di prima assistenza gestita da alcuni associazioni di volontariato del comprensorio locrideo. Gli sbarchi nel porto di Roccella Ionica, anche per via delle buone condizioni meteo-marine, continuano a ritmo sostenuto, molto al di sopra della media. E gli 'arrivi' stanno creando non poche difficoltà organizzative soprattutto a causa del clima torrido determinato dalle alte temperature e dall'alto tasso di umidità che persiste da settimane.
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