Secondo la ricerca, che ha preso in esame 15 Paesi in Africa, la media delle risposte è ancora più alta. Sui 19mila intervistati, provenienti da Gambia, Liberia, Mozambico, Senegal e Sudafrica, oltre che Benin, Camerun, Eswatini, Zambia e Zimbabwe, il 61% riteneva che la preghiera fosse più efficace dei vaccini, il 23% riteneva i vaccini più efficaci della preghiera e il 16% riteneva entrambi ugualmente efficaci nella prevenzione del COVID-19.
Lo studio, riporta MWN, ha rilevato una variazione significativa tra i paesi, con il Sudan che mostra la più alta preferenza per la preghiera all'89%, seguito da Niger (88%) e Liberia (87%). Al contrario, Togo e Mauritius hanno riportato i tassi più bassi al 41% ciascuno, con il 53% del Marocco che indica una posizione moderata rispetto alla media del sondaggio del 61%.
Più si è istruiti, più si tende a riporre fiducia nella scienza: la ricerca ha anche dimostrato che un maggiore consumo di notizie, sia attraverso i media tradizionali (televisione, radio, giornali) sia tramite piattaforme digitali (Internet, social media), è correlato a una minore probabilità di preferire la preghiera alla vaccinazione. Secondo lo studio, che ha raccolto i dati tra ottobre 2020 e luglio 2021, ciò potrebbe essere dovuto alla copertura mediatica a ridosso della pandemia.
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