(ANSAmed) - TEL AVIV - Viviana Varese Chef Ambassador per Expo 2015 sbarca in Israele: da alcuni giorni, e per una settimana, i suoi menu' sono proposti da 'Adom', uno dei ristoranti piu' prestigiosi di Gerusalemme, situato nella storica stazione ottomana che portava il treno dalla citta' tre volte santa a Giaffa sulla costa del Mediterraneo. Accuratamente restaurata 'Takana' rishona'' e' oggi un gioiello architettonico di Gerusalemme e oramai punto di ritrovo di eventi ma anche tappa di gourmet per i suoi numerosi ristoranti. "Gerusalemme - racconta Varese, per la prima volta nel paese grazie all'iniziativa dell'Ufficio del Turismo israeliano a Milano - assaggerà la mia cucina, e io assaggerò un po' di Israele". Varese è originaria di Salerno ed alla guida - insieme con la socia Sandra Ciciriello, con lei a Gerusalemme in questi giorni - del ristorante stellato 'Alice', al secondo piano del palazzo Eataly Smeraldo a Milano. Nel menu' che ha studiato per questa trasferta israeliana, ci saranno cinque piatti, con alcuni omaggi alla cucina locale, e un dessert a rappresentare la sua cucina contemporanea italiana. "Non è stato semplice - spiega all'ANSA dal bancone di 'Adom' - scegliere i piatti da proporre, ed inevitabilmente ho dovuto cambiare qualcosa per adattarmi agli ingredienti e ai gusti locali. Lo sforzo maggiore per adesso è stato l'organizzazione della cucina, perché a Milano lavoriamo in uno spazio più ampio, con molto più personale per molti meno coperti, che significa potersi permettere una cura infinita per ogni dettaglio". Tra le portate del menu' si va dalle ostriche con centrifugato di cetriolo, granita di mela verde e sfere di panna acida e frutto della passione ghiacciati, al risotto cacio e pepe cotto in essenza di pecorino e grana padano con 7 pepi e spuma di pecorino. Due invece gli omaggi ispirati ai prodotti locali più diffusi che sono hummus e baba ghanoush.
"Il piatto che mi aspetto andrà per la maggiore però - si augura Varese - è la pizza fritta con mozzarella (locale), pomodorini confit, basilico, bavarese di pomodoro e limone".
"Cercherò di intercettare e accontentare il gusto locale - aggiunge - ma, al tempo stesso, vorrei far capire che la cucina italiana non è solo pizza e pasta. All'estero, se non fosse per Massimo Bottura, la cucina italiana di alto livello non sarebbe conosciuta. In parte è colpa degli chef, che in Italia non sanno fare squadra, come succede invece in Francia e in Spagna. In parte è responsabilità del governo che non aiuta. In effetti, nemmeno in Italia si ha la consapevolezza di dove l'alta cucina italiana stia andando...".(ANSAmed).
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