Rusconi ha quindi sottolineato che l'azione dell'Aics nel sostenere la cultura e le comunità "è diretta soprattutto alle persone. La persona è la P più importante tra tutte quelle degli obiettivi dell'agenda 2030". E ha ricordato le straordinarie dimensioni dell'impegno dell'Aics: 120 progetti, con uno stanziamento di 100 milioni di euro. Tali investimenti si sono concentrati, principalmente, su quattro ambiti di intervento: protezione del patrimonio culturale, sviluppo delle industrie culturali e creative, promozione del turismo sostenibile e sensibilizzazione alla cultura.
Nell'incontro nella sede dell'ex tabacchificio di Paestum, 'Next', sono state raccontate nel esperienze in sei paesi - Tunisia, Giordania, Iraq, Marocco, Libano, Siria - del Mediterraneo, dove l'intervento italiano è stato cruciale per sviluppare, preservare e valorizzare siti, centri storici, monumenti. Dai progetti vitali di conservazione e tutela attuati in luoghi celeberrimi come Petra e il Museo archeologico di Baghdad, fino a siti meno noti come i marocchini Challah, Volubilis, Lixus o la chiesa della Sainte Croix recuperata nella medina di Tunisi. E ancora, si è parlato dei drammatici rischi per i siti Unesco libanesi, attorno ai quali si combatte, dove l'Italia resta comunque impegnata.
I relatori hanno fornito dettagliate descrizioni della cooperazione italiana a loro sostegno: Mounir Fantar, direttore della Cooperazione, della Programmazione, delle Pubblicazioni e della Formazione presso l'Istituto Nazionale del Patrimonio in Tunisia; Narjes Riahi, direttrice dello Sviluppo Urbano, dell'Edilizia e della Riabilitazione presso la Municipalità di Tunisi; Mustapha Jlok, Direttore generale del Patrimonio Culturale presso il Ministero della Cultura del Marocco; Georges Cherabie, esperto del Patrimonio Culturale - AICS Libano; Houmam Saad, Vice direttore generale delle Antichità Ministero della Cultura della Siria; Luma Yas Jassim, direttrice generale del Museo di Baghdad; Emad Hijazeen, Direttore Generale - Jordan Applied University College of Hospitality and Tourism Education; Fares Braizat, Capo dell'autorità regionale per lo sviluppo di Petra.
"L'approccio della cooperazione attraverso l'Aics è quello di incrementare lo scambio tra istituzioni culturali locali e italiane. Bisogna essere fieri degli strumenti adottati nei paesi dove interveniamo, perché lo facciamo in sintonia con i nostri partner, ascoltando le loro esigenze, rispettando identità e culture locali", ha concluso Emilio Cabasino, esperto patrimonio culturale di Aics. (ANSAmed).
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