Il Gem ha parzialmente aperto al pubblico il 16 ottobre scorso e, su una superficie di 500.000 metri quadrati, il complesso è decorato con triangoli di diverse dimensioni e colori in ossequio all'antico Egitto. Persino le pietre delle vasche d'acqua nella spianata tra la biglietteria e l'edificio principale sono piramidali, nota Lonely Planet.
La realizzazione del "Grande Museo Egizio" (Gem) era iniziata nel 2003 con un concorso vinto dallo studio irlandese Heneghan Peng Architects. La costruzione, avviata nel 2005, era stata interrotta dalla Primavera Araba del 2011, ma riprese nel 2014 con l'aiuto del Giappone.
Al momento, il museo sorto alla periferia ovest della capitale egiziana, vicino alle piramidi, è solo "parzialmente aperto" anche perché il tesoro di Tutankhamon non vi è ancora stato trasferito e resta per ora al museo egizio della centralissima piazza Tahrir. Dal canto loro pure le mummie reali si trovano altrove, al Museo Nazionale della Civiltà Egizia.
Tuttavia ci sono 14 gallerie aperte al Gem, nel cui atrio si può ammirare la colossale statua di Ramses II, evidenzia il sito.
Per raggiungere il Gem si può prendere un taxi o un Uber (molto efficiente ed economico in Egitto) e solo in futuro ci sarà anche una fermata della metropolitana. I biglietti possono essere acquistati online o alle biglietterie (solo carte di credito). Il costo per un adulto è di 1.200 sterline egiziane (23 euro), avverte questa prima mini-guida.
Lonely Planet consiglia di trascorrere "gran parte" della giornata al Gem, dove le gallerie sono organizzate in tre filoni: Società, Regalità e Credenze, ciascuno diviso in quattro periodi storici. "Il flusso dei visitatori è molto ben congegnato", quindi è facile pianificare la visita per periodo o tema. È possibile scattare fotografie con il cellulare, ma non con macchine fotografiche professionali.
Il Gem è accessibile ai disabili. L'articolo consiglia di vestirsi in modo "sobrio" o "modesto" (considerando che l'Egitto è un Paese a maggioranza islamica) e di portare un maglione leggero (contro l'aria condizionata). Nel museo ci sono diversi punti ristoro e negozi tra cui uno Starbucks, nota fra l'altro Lonely Planet. (ANSAmed).
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