TUNISI - Ha preso il via a Tunisi, con il primo modulo di formazione in lingua italiana, "l'Accademia internazionale di costruzione", progetto pilota promosso e finanziato dall'Associazione nazionale costruttori edili (Ance), in collaborazione con l'ente non profit di formazione Elis e la partecipazione di Formedil e Cesf di Perugia (Centro Edile per la sicurezza e la formazione). L'obiettivo è la formazione in pochi mesi in Tunisia di operai specializzati da assumere in aziende italiane del settore edile. Al termine del progetto pilota, si legge in una nota dell'Ance, i promotori replicheranno il modello su più ampia scala per "rispondere al fabbisogno di manodopera in Italia e contrastare i flussi d'immigrazione irregolari con attenzione ad alcune novità". "Tra queste - precisa la nota - la possibilità per le aziende italiane di entrare in dialogo con i potenziali candidati prima dell'assunzione, come in un qualsiasi processo di selezione, e la partecipazione diretta delle istituzioni italiane al piano d'intervento, così da garantire tempi ed esito del rilascio dei visti per motivi di lavoro".
Istituzioni, imprese associate a Ance ed enti di formazione saranno coordinati da un comitato di monitoraggio. Ance ha in particolare affidato a Elis lo sviluppo operativo del progetto e la verifica periodica, sia in Tunisia che in Italia, delle attività e degli obiettivi previsti dal piano. I destinatari selezionati sono giovani già in possesso di un certificato professionale nell'ambito dell'edilizia e dei lavori pubblici secondo il sistema scolastico locale e di un'esperienza professionale di almeno 12 mesi. I corsi di formazione serviranno a trasmettere conoscenze specifiche richieste dalle imprese italiane, tra queste normativa e sicurezza sul lavoro.
Compito dell'Istituto italiano di cultura di Tunisi è "trasferire ai partecipanti le competenze linguistiche necessarie, insieme a contenuti di educazione civica, volti a far acquisire una sufficiente conoscenza dei principi fondamentali della Costituzione, dell'organizzazione delle istituzioni pubbliche italiane e del contesto socio-culturale del nostro Paese".
Sul fronte istituzionale, sono coinvolti nel progetto il ministero dell'Interno, il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, il ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale e l'Ambasciata Italiana a Tunisi e dal lato tunisino l'Agenzia per l'Impiego (Aneti) e l'Agenzia per la formazione professionale (Atfp) di Tunisi.
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