TUNISI - L'economia tunisina dovrebbe riprendersi nella seconda metà dell'anno, portando la crescita all'1,3% nel 2024, secondo un rapporto pubblicato di recente da Bmi, una società di Fitch Solutions specializzata in servizi di informazione finanziaria.
Il settore agricolo rimarrà il principale motore dell'accelerazione della crescita alla fine dell'anno in corso, aggiunge Fitch in questo rapporto intitolato "Tunisia Country Risk Report". Questa ripresa - si legge - sarà supportata dal rafforzamento dell'attività turistica (in particolare nel terzo trimestre del 2024) e dal miglioramento dell'attività economica dei principali partner commerciali europei. Questi fattori sosterranno i consumi privati, le esportazioni di beni e servizi e ridurranno la domanda di importazioni di cereali.
Guardando al prossimo anno, "l'aumento previsto delle tasse porterà a un rallentamento della crescita all'1% nel 2025. Si tratta di una revisione al ribasso rispetto alla precedente stima dell'1,3% e di una previsione significativamente "più pessimistica" rispetto all'obiettivo del governo del 3,2%", sottolinea Fitch Solutions.
Il rafforzamento dell'attività economica nell'Ue (che consuma il 70% delle esportazioni tunisine e accoglie l'80% dei suoi espatriati) darà sicuramente una spinta all'economia tunisina.
Tuttavia, Fitch ritiene che questo impatto sarà compensato da una serie di venti contrari e fa notare che "il rifiuto del governo di accettare le riforme proposte dal Fondo monetario internazionale (Fmi) impedirà al paese di accedere a significativi aiuti esteri che aiuterebbero ad alleviare le pressioni di bilancio ed esterne". "Senza finanziamenti esteri aggiuntivi, i consumi pubblici e gli investimenti pubblici e privati rimarranno limitati, mentre le riserve valutarie dovranno essere razionate". Inoltre, "la dipendenza del governo dalle fonti interne per finanziare i pagamenti del bilancio avrà un effetto di spiazzamento sul settore privato", afferma la sussidiaria di Fitch Rating.
Per quanto riguarda il bilancio del 2025, Fitch Solutions ha sottolineato che "le misure per aumentare le tasse sui redditi medi e alti, così come sulle grandi aziende e banche, sosterranno sicuramente le entrate del governo nel 2025... ma manterranno elevate le pressioni inflazionistiche e continueranno a erodere il potere d'acquisto delle famiglie". Ciò probabilmente indebolirà la crescita dei consumi privati.
Bmi prevede inoltre che "la produzione di olio d'oliva dell'Unione europea aumenterà nel 2025, riducendo la domanda di esportazioni di olio d'oliva tunisino". Per quanto riguarda il turismo, Fitch ritiene che "la crescita del numero di visitatori stranieri probabilmente rallenterà, incidendo sulle esportazioni di servizi".
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