Nato nell'ambito del
progetto europeo CreDiT, il pacchetto strumenti fornisce
gratuitamente linee guida innovative per la creazione di tour
digitali sul patrimonio delle acque, per la realizzazione di
modelli 3D e per il coinvolgimento dei visitatori dei musei con
toolkit educativi, al fine di aumentare le visite sia fisiche
che online dei musei dell'acqua di tutto il mondo, in maniera
interattiva e inclusiva.
Tra essi, AQUAPLAY, strumento di colorazione virtuale
interattiva implementato dal Global Network of Water Museums
(WAMU-NET), che offre a scuole e musei di ogni parte del mondo
un potente mezzo per attività creative ed educative online.
Grazie a tale strumento e al concorso a premi per giovani 'The
Water We Want' (L'acqua che vogliamo), gli studenti possono
esprimere la propria idea sull'acqua, sotto forma di disegni e
video, e condividerla in una piattaforma globale liberamente
accessibile attraverso gli oltre 120 musei della rete attivi in
44 paesi.
Al tempo stesso, studenti, scuole e musei possono
cimentarsi nel colorare interattivamente opere provenienti da
ogni continente, creando un mosaico collettivo in continua
evoluzione.
Questo nuovo mezzo educativo, messo liberamente a
disposizione di tutti dalla rete mondiale, è annoverato nella
Missione UE "Restore our Ocean and Waters Charter". Il progetto
CreDiT, co-finanziato dal programma Europa Creativa, ha incluso
corsi di formazione, workshop e campagne di digitalizzazione,
con musei e istituzioni educative coinvolti nella
co-progettazione di strumenti digitali. La Rete Mondiale dei
Musei dell'Acqua (WAMU-NET), iniziativa faro del Programma
Idrologico Intergovernativo di UNESCO-IHP volta a promuovere il
valore dei patrimoni culturali e naturali relativi all'acqua
nell';ambito dell'Agenda 2030, con sede a Venezia e Trento,
comprende musei e istituzioni in tutto il mondo per un bacino di
circa 20 milioni di visitatori annui, e per realizzare AQUAPLAY
ha lavorato in sinergia con prestigiosi partner europei di area
mediterranea, come gli italiani Doc Servizi, capofila,
VirtualGeo e Opificio delle Acque Bologna, il museo Aquatika di
Karlovac (Croazia), e i greci MIO-ECSDE e HIDRYA, che hanno
ospitato l'evento conclusivo del progetto ad Atene.
Digitalizzare, interpretare e raccontare il nostro patrimonio
idrico: da oggi, migliaia di studenti e visitatori dei musei
dell'acqua di tutto il mondo potranno beneficiare di nuove
risorse, tra cui AQUAPLAY, e acquisire maggiore consapevolezza
sulle sfide legate alla gestione sostenibile dei patrimoni
idrici, alla protezione della biodiversità e alla conservazione
degli ecosistemi acquatici. (ANSAmed).
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