ROMA - Nel sistema d'accoglienza sono presenti 120mila migranti. Erano 80mila un anno fa (+50%). E gli arrivi via mare sono saliti a 27.200 nel 2023, contro i 6.700 dello stesso periodo del 2022: un aumento superiore al 300%.
Numeri che preoccupano il Viminale, i cui uffici sono al lavoro per approntare misure in previsione di un'estate che si annuncia calda sul fronte degli sbarchi. E così, grazie ad un accordo con il ministero della Difesa, saranno operativi navi e aerei militari per svuotare Lampedusa nelle giornate di picco di presenze nell'hotspot; ci sarà un esame accelerato alla frontiera delle domande di asilo per agevolare il rimpatrio verso i Paesi sicuri; verranno rafforzate le espulsioni potenziando il numero e la capienza dei Centri di permanenza per il rimpatrio: ne servono almeno uno a regione. Non si pensa, invece a tendopoli o alla requisizione di edifici; l'obiettivo del ministero è infatti quello di ridurre l'impatto sul territorio delle accoglienza.
L'hotspot di Lampedusa ha una capienza di 400 posti, ma si superano ormai continuamente le mille presenze. I traghetti di linea e i mezzi della Guardia costiera finora utilizzati non sono sufficienti ad assicurare il veloce trasferimento degli stranieri sulla terraferma in modo da garantire adeguate condizioni di vivibilità nella struttura. E così la Difesa mette a disposizione del ministero dell'Interno anche navi ed aerei militari che nelle giornate di arrivi record potranno fornire supporto nelle operazioni di trasferimento e dare respiro all'isola.
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