La fermata del giacimento, che si trova nel Mar Mediterraneo a nord di Gaza, è stata decisa per motivi di sicurezza dal governo di Israele dopo l'offensiva di Hamas. Secondo quanto riferisce Bloomberg, che cita funzionari egiziani, lo stop ha ridotto del 20% a 650 milioni di metri cubi al giorno l'import di gas israeliano in Egitto, mentre non avrebbe subito interruzioni la produzione al ben più grande giacimento israeliano Leviathan. Il ministro del petrolio del Cairo aveva annunciato la scorsa settimana l'intenzione di riprendere l'export di Gnl, dopo lo stop di giugno, agosto e settembre. Ma la riduzione dei flussi da Israele, il cui gas viene processato assieme a quello domestico per produrre Gnl, potrebbe avere degli impatti su questi piani. (ANSAmed).
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