Lo rende noto l'Agenzia italiana di cooperazione allo sviluppo (Aics) a Tunisi, impegnata a fornire 3,5 milioni di euro di sostegno finanziario al programma 'Scuola della seconda opportunità', gestito dal fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia in collaborazione con i ministeri tunisini dell'Istruzione, degli Affari sociali, del Lavoro e Formazione professionale. Un finanziamento che offre sostegno a 9 mila adolescenti, fra i 12 e i 18 anni, tramite servizi di accoglienza, orientamento, riabilitazione e accompagnamento dopo che hanno abbandonato il percorso di studi senza aver conseguito un titolo scolastico, per completare un percorso formativo o ottenere una qualifica di formazione professionale. I centri 'Deuxième Chance', come quello inaugurato a Kairouan alla presenza del vice-ambasciatore d'Italia a Tunisi, Tommaso Sansone, permettono ai ragazzi tunisini di continuare a studiare in istituti scolastici affiliati al ministero dell'Istruzione, di aderire al sistema di formazione professionale o di prepararsi per l'ingresso nel mondo del lavoro. La prima Scuola della seconda opportunità di Bab al Khadra, a Tunisi, è stata inaugurata il 6 aprile 2021.
Uno studio dell'Ufficio delle Nazioni Unite a Tunisi, dell'Organizzazione internazionale del lavoro e del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite in Tunisia, pubblicato nel settembre 2023, ha rivelato che un quarto dei giovani nel Paese nordafricano non frequentano corsi di istruzione, formazione o lavoro. La lotta all'abbandono scolastico e sostegno ai giovani 'Neet' è al centro dell'azione italiana in Tunisia, ha scritto l'ambasciata d'Italia a Tunisi sui propri canali social.
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