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In Turchia folla attacca i negozi siriani, 6 feriti e 70 arresti

A Kayseri, dopo arresto di siriano sospettato molestie su minore

01 luglio 2024, 14:17

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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(ANSAmed) - ISTANBUL, 01 LUG - In Turchia, un gruppo di persone ha attaccato nella notte a Kayseri, nell'Anatolia centrale, esercizi commerciali ritenuti essere gestiti da lavoratori siriani, dopo che si era diffusa la notizia dell'arresto di un uomo, sempre siriano, sospettato di avere molestato una bambina di cinque anni, della sua stessa nazionalità. Lo riportano vari media locali, mostrando fotografie di negozi con le vetrine infrante e automobili bruciate o capovolte. In seguito 77 persone sono state arrestate per quelle violenze.

Vari video diffusi sui social media mostrano invece decine di persone mentre attaccano i negozi nella notte e danno fuoco ad alcuni veicoli parcheggiati mentre un gruppo di circa centro persone marcia gridando: "Non vogliamo i rifugiati siriani". Gli eventi, accaduti attorno alle 21 nel quartiere di Melikgazi, hanno portato la polizia ad intervenire, anche con idranti e blindati, e durante gli scontri sono rimasti feriti 5 agenti e un'altra persona, secondo quanto ha affermato dal prefetto giunto sul posto. "La bambina vittima e la sua famiglia si trovano ora sotto protezione dello Stato", si legge in una dichiarazione del ministero della Famiglia e dei Servizi Sociali mentre la prefettura locale ha invitato la popolazione alla calma.

Oltre 3 milioni di cittadini siriani vivono in Turchia come rifugiati dopo essere fuggiti dalla guerra scoppiata nel 2011, in seguito alla decisione dell'attuale presidente turco Recep Tayyip Erdogan di avviare una politica di accoglienza.

Negli ultimi cinque anni è cresciuta nella popolazione turca una forte frustrazione nei confronti dei siriani che ha portato alcuni partiti politici a contestare apertamente la presenza dei rifugiati mentre in passato si erano già verificati attacchi da parte di turchi contro negozi gestiti da siriani in varie città del Paese, come Istanbul, Ankara e Smirne.

"I nostri cittadini si sono radunati nella zona e, agendo in modo illegale e senza rispetto per i diritti umani hanno danneggiato case, luoghi di lavoro e veicoli appartenenti a cittadini siriani", ha dichiarato il ministro dell'Interno turco, Ali Yerlikaya, definendo gli attacchi ai negozi dei siriani "inaccettabili" e contestando la "xenofobia" alla base dell'assalto da parte dei turchi nella notte, che ha portato anche all'intervento della polizia e al ferimento di cinque agenti. (ANSAmed).

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