TUNISI - Nel ricevere al Palazzo di Cartagine il governatore della Banca Centrale della Tunisia, Fathi Zouhair Nouri, il presidente tunisino Kais Saied ha chiesto una maggiore vigilanza da parte dellla Commissione tunisina per le analisi finanziarie (Ctaf) sui finanziamenti esteri alle associazioni. Lo si legge in una nota della presidenza tunisina, in cui si precisa che Saied ha insistito sull'importanza cruciale del ruolo di questa commissione "nella lotta contro i finanziamenti illeciti stranieri, in particolare quelli destinati alle associazioni che operano in Tunisia per scopi politici". Saied ha espresso la sua preoccupazione per le ingenti somme che alcune associazioni ricevono dall'estero, sottolineando che questi finanziamenti vengono spesso utilizzati per influenzare illegalmente la scena politica tunisina e ha citato anche due esempi per illustrare l'entità del fenomeno, esempi che sono solo una piccola parte dei tanti casi di finanziamenti discutibili che circolano nel Paese, secondo il presidente.
Il presidente ha ricordato che la Ctaf deve essere in grado di monitorare e indagare su questi flussi finanziari provenienti dall'estero, assicurandosi di segnalare eventuali finanziamenti sospetti e di verificarne le fonti per poi informare le autorità giudiziarie. Saied ha condannato fermamente queste interferenze straniere, definendo queste azioni una palese violazione delle leggi tunisine e un attacco alla sovranità nazionale, ricordando che questi finanziamenti costituiscono un tentativo diretto di manipolare la vita politica in Tunisia, in un momento in cui il paese cerca di stabilizzare le sue istituzioni. Il presidente ha esortato la Ctaf ad agire con più rigore e ad assumersi pienamente le proprie responsabilità nel monitorare i flussi finanziari in entrata, in particolare quelli destinati alle associazioni, insistendo sulla necessità di trasparenza e rigore affinché queste pratiche finiscano e si preservi l'indipendenza e la stabilità della Tunisia.
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