Secondo Abdelhafidh Sakroufi, presidente del Consiglio superiore tunisino-libico per le imprese, il forum puntava a rivitalizzare le regioni di confine, promuovere investimenti e scambi triangolari, creare posti di lavoro e stabilire progetti congiunti al fine di stimolare le economie dei paesi limitrofi sfruttando le opportunità e il potenziale di ciascun paese.
Durante l'evento accordi di partenariato e cooperazione sono stati firmati tra le aziende partecipanti e sono stati anche discusse le soluzioni ai problemi che ostacolano la cooperazione e gli investimenti congiunti, in particolare a livello di legge sugli investimenti per gli stranieri, lunghe procedure amministrative e difficoltà bancarie.
Il forum punta alla creazione di una camera congiunta tunisino-iraniana simile alla camera congiunta tunisino-libica, ha indicato Sakroufi, che ha inoltre ribadito l'importanza di aprire il valico di frontiera di Machhad Salah tra Tunisia e Libia, di stabilire un collegamento marittimo tra Zarzis e Tripoli e di collegare l'aeroporto di Djerba con collegamenti aerei diretti per l'Algeria e la Libia.
Da parte sua, Khaled Belbel, presidente della Confederazione algerina dei datori di lavoro, ha affermato che il forum contribuirà a creare opportunità di cooperazione, ad ampliare le reti sociali, a scambiare esperienze e competenze, ad attivare ulteriormente una vera partnership, a unificare visioni e una cooperazione economica congiunta che soddisfi le aspirazioni dei popoli e a creare investimenti. Mayser Baroudi dell'Unione nazionale degli appalti e dei lavori pubblici della Confederazione tunisina dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato (Utica) ha sottolineato l'importanza della cooperazione congiunta per promuovere il settore della formazione professionale e della formazione come asse strategico nello sviluppo del sistema di sviluppo delle risorse umane, in particolare nell'agricoltura e nelle imprese, poiché svolge un ruolo importante nel potenziamento di competenze e abilità.
Ha sottolineato l'importanza di relazioni economiche congiunte, rafforzando le opportunità di cooperazione, istituendo zone logistiche libere tra paesi fratelli e costruendo spazi comuni in tutti i settori sanitari, culturali, economici e sociali. I partecipanti hanno concordato sull'importanza di creare diversi spazi economici regionali basati su interessi reciproci e di costruire veri e propri ponti per lo sviluppo tra paesi confinanti. Hanno inoltre sottolineato la necessità di esplorare soluzioni a diversi ostacoli che impediscono l'istituzione di una partnership e di una cooperazione efficaci, in particolare la fluidità legale, amministrativa, doganale e di transito, tra gli altri.
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