"Sicilia e Tunisia: sapori in
comune tra tradizione e influenze mediterranee". Questo il
titolo di una interessante conferenza organizzata
dall'ambasciata d'Italia e dall'Istituto Italiano di Cultura a
Tunisi all'Istituto Superiore di Studi Turistici e Alberghieri
di Sidi Dhrif, nell'ambito della IX Settimana della Cucina
Italiana nel Mondo. Giuseppe Cerasa, direttore delle Guide dei
Ristoranti di La Repubblica, e Abdel Aziz Hali, de La Presse e
fondatore del magazine "Mangeons Bien", hanno esplorato insieme
a Antonino Mostaccio, presidente di Slow Food Messina, e Chokri
Bassalah, chef tecnico dell'Istituto Iseth-Sidi Dhrif le
connessioni profonde tra le cucine siciliana e tunisina,
sottolineando come, nel tempo, queste tradizioni si siano
reciprocamente influenzate.
Dalla discussione, introdotta dall'ambasciatore d'Italia,
Alessandro Prunas, è emersa anche un'attenzione particolare per
temi quali la difesa del territorio e la resilienza al
cambiamento climatico. Una degustazione ha poi celebrato i
sapori condivisi: piatti tipici siciliani sono stati presentati
dai cuochi Adriana Sirone ed Emanuele Gregorio del ristorante
messinese "Casa e Putia", affiancati dalla cuoca tunisina Noura
Aloui della cooperativa Lella Kmar El Baya, un progetto locale
di sostenibilità e valorizzazione dei prodotti biologici.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA