BEIRUT - La Siria e la Tunisia hanno annunciato oggi l'apertura delle rispettive ambasciate a Damasco e Tunisi. Lo si apprende da un comunicato congiunto diffuso dai due governi dopo più di un decennio di rottura dei rapporti diplomatici a seguito della repressione governativa in Siria delle proteste popolari anti-regime scoppiate nel 2011 nel contesto delle rivolte arabe esplose in Egitto, Tunisia e in altri Paesi tra la fine del 2010 e la primavera del 2011.
Nell'ambito del processo di normalizzazione dei rapporti tra il governo siriano, incarnato dal contestato presidente Bashar al Assad, sostenuto da Iran e Russia, dopo il devastante terremoto del 6 febbraio scorso in Siria la Tunisia aveva concesso aperture diplomatiche e politiche a Damasco.
La riapertura delle due ambasciate a Damasco e Tunisi giunge a pochi giorni dall'attesa riunione inter-araba in programma a Gedda, sulle rive saudite del Mar Rosso, dove Arabia Saudita, Egitto, Bahrain, Giordania, Kuwait, Oman, Qatar, Iraq ed Emirati Arabi Uniti decideranno se chiedere formalmente alla Lega Araba di reintegrare la Siria nel consesso inter-arabo. La Siria era stata espulsa dalla Lega Araba, con sede al Cairo, nel 2012, proprio sull'onda dell'indignazione internazionale per la sanguinosa repressione governativa delle proteste in Siria.
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