Negli ultimi giorni, centinaia di migranti sono arrivate quotidianamente in Libia dopo essere stati abbandonati nel deserto di confine dalle forze di sicurezza tunisine, dalle guardie di frontiera libiche e dagli stessi migranti, hanno riferito ad Afp. Quando raggiungono la Libia, i migranti dall'Africa sub-sahariana sono sul punto di crollare per la stanchezza, con temperature che superano i 40 gradi. Secondo le organizzazioni umanitarie in Libia, almeno 17 persone sono morte nelle ultime tre settimane. La Tunisia è un importante punto di accesso per migranti e richiedenti asilo che tentano pericolosi viaggi per mare nella speranza di una vita migliore in Europa, i cui leader hanno offerto aiuti finanziari per aiutare Tunisi a gestire il flusso.
Giovedì scorso una dichiarazione congiunta delle agenzie delle Nazioni Unite ha fatto riferimento alla "tragedia in atto" di migranti, rifugiati e richiedenti asilo nelle regioni di confine della Tunisia. "Ribadiamo l'appello lanciato dall'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati e dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni la scorsa settimana per la fine immediata di queste espulsioni e il trasferimento urgente di coloro che sono bloccati lungo il confine in luoghi sicuri", ha detto Haq aggiungendo che "tutti i migranti, rifugiati e richiedenti asilo devono essere protetti e trattati con dignità, nel pieno rispetto dei loro diritti umani indipendentemente dal loro status e in conformità con il diritto internazionale sui diritti umani e sui rifugiati". Il governo libico di Tripoli tuttavia ha fatto sapere nei giorni scorsi di rifiutare il "reinsediamento" sul proprio territorio dei migranti in arrivo dalla Tunisia. (ANSAmed).
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