(ANSAmed) - BRUXELLES. 20 SET - Il Parlamento europeo sospende il negoziato sul testo per il database europeo per le richieste d'asilo e sul testo sullo screening congiunto degli arrivi a causa "dello stallo al Consiglio Ue a sul negoziato al testo sulla regolamentazione delle crisi migratorie", il dossier che contiene un possibile meccanismo di redistribuzione dei migranti. Lo ha annunciato l'eurodeputata del gruppo S&d Elena Yoncheva al termine dell'incontro del gruppo di contatto sull'asilo che si è tenuto mercoledì mattina a Bruxelles.
Lo scorso aprile il Parlamento europeo ha adottato i mandati negoziali su tutte le proposte chiave del pacchetto migrazione e asilo, incluso il testo sulla regolamentazione delle crisi redatto dal socialista spagnolo Juan Fernando López Aguilar. In seguito al voto, l'Eurocamera ha istituito un gruppo di contatto sull'asilo che si è riunito stamane e ha deciso di lanciare un monito annunciando il blocco dei negoziati.
"Abbiamo appreso con rammarico che gli sforzi della presidenza" di turno spagnola "per raggiungere un mandato negoziale del Consiglio sul regolamento sulla crisi sono in fase di stallo", spiega Yoncheva in una nota. Uno stallo che, stando a fonti interne al team negoziale del Parlamento, sarebbe da attribuire all'intransigenza dei governi conservatori dell'Est Europa.
"Il Parlamento ha più volte sottolineato il suo impegno verso una riforma globale della politica di asilo e migrazione dell'Unione Europea ma ciò è possibile solo se vengono affrontati tutti gli aspetti di questa riforma, anche per quanto riguarda la solidarietà e l'equa condivisione di responsabilità tra gli Stati membri dell'Ue", rileva Yoncheva. "È quindi con grande rammarico che oggi abbiamo informato la presidenza di turno della nostra decisione di sospendere i negoziati con il Consiglio sui regolamenti Eurodac e sullo screening in assenza di un mandato del Consiglio sulla regolamentazione delle crisi.
Negli ultimi mesi, il Parlamento europeo ha manifestato in diverse occasioni al Consiglio la propria disponibilità a reagire in caso di mancato progresso sulle proposte legislative legate alla solidarietà. Non è una decisione che abbiamo preso alla leggera, ma è necessaria. I dossier del Patto sono interconnessi e fare progressi su alcune proposte piuttosto che su altre rischia di portare a un blocco dei negoziati", conclude l'europarlamentare.
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