Il dossier è stato al centro di una colazione di lavoro tra il capo della Dg Near (Politica di vicinato e dei negoziati di allargamento) Jan Gert Koopman e i rappresentanti permanenti.
Nel corso dell'incontro, spiegano
fonti diplomatiche, Roma e altre capitali hanno sottolineato la
necessità di "una attuazione urgente" del Memorandum.
L'obiettivo del Memorandum, sottolineano le stesse fonti, è
costruire una capacità sostenibile da parte delle autorità
tunisine sul controllo dei propri confini.
Sarà Tunisi, nelle prossime settimane, ad indicare quali
asset reputa necessarie per migliorare la gestione dei migranti:
si va da strumenti meccanici alla consegna di imbarcazioni, fino
al rifornimento della benzina e alla formazione delle autorità
locali. Il primo pacchetto delle misure attuative dell'intesa è
atteso nelle prossime settimane mentre i fondi annunciati
dall'Ue venerdì scorso fanno in larga parte riferimento a
programmi di cooperazione siglati tra il 2021 e 2022. Resta
inoltre in piedi l'idea di organizzare un Forum economico
Ue-Tunisia entro l'anno.
Nel corso dell'incontro di questa mattina, si spiega ancora,
è emerso come tutti siano d'accordo sulla necessità di
partenariati sul modello del Memorandum con la Tunisia, che non
si focalizzino solo sulla migrazione ma siano onnicomprensivi.
Il contrasto alla migrazione in Tunisia, è stato sottolineato
nell'incontro, deve comunque avvenire nel rispetto dei diritti
umani. L'Organizzazione internazionale della migrazione opera
già in Tunisia nell'assistenza ai rimpatri e l'Italia spinge
perché ci sia un maggior coinvolgimento anche dell'Unhcr.
(ANSAmed).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA