BRUXELLES - E' stata la Tunisia "a chiedere formalmente" all'Ue l'erogazione di aiuti per 60 milioni di euro: se Tunisi non li vuole è libera di restituirli. Questo in sintesi il messaggio lanciato oggi a Saied dal commissario Ue al vicinato Oliver Varhelyi che su X specifica che i 60 milioni non sono legati al memorandum d'intesa Ue-Tunisia siglato recentemente ma riguardano misure prese dal 2021 per il sostegno al bilancio nazionale tunisino.
Nel suo post Varhelyi ricorda che la richiesta formale per ricevere i 60 milioni di euro è stata presentata dalla Tunisia all'Ue il 31 agosto scorso. Sulla base di questa richiesta l'Ue ha provveduto all'erogazione dell'importo il 3 ottobre. Un aiuto legato all'azione europea di sostegno al budget nazionale per fronteggiare gli effetti dell'epidemia da Covid-19 nel 2021 e non al memorandum d'intesa Ue-Tunisia siglato a Tunisi l'estate scorsa. A riprova di quanto scrive su X, Varhelyi ha allegato al suo post la lettera inviata al capo della delegazione Ue a Tunisi, Marcus Cornaro, dal ministro delle Finanze tunisino, Samir Saied, a fine agosto. Nella missiva si chiede lo sblocco della seconda tranche da 60 milioni di euro degli aiuti stanziati nel quadro del programma di sostegno alle misure per attenuare gli effetti del Covid e per il rilancio dell'economia.
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