BRUXELLES - "Il fenomeno criminale dello smuggling è per sua natura transnazionale ed ogni iniziativa che si esaurisca entro i confini statali risulterebbe del tutto vana. Per tale ragione come sistema Paese abbiamo agito sul piano bilaterale, portando avanti un serrato dialogo con gli Stati chiave di origine e transito dei flussi, in particolare con Tunisia, Libia, Costa d'Avorio ed Egitto". Lo ha detto il ministro dell'Intero Matteo Piantedosi intervenendo alla Conferenza per l'Alleanza globale contro la migrazione a Bruxelles.
Piantedosi, ricordando come il dossier sia stato portato sin dall'inizio del mandato di questo governo dalla premier Giorgia Meloni ai tavoli europei, ha sottolineato che l'Italia ha di recente avanzato la proposta di istituire, "nell'ambito dell'Europol, una task force operativa per contrastare i trafficanti attivi nel Mediterraneo". "In parallelo stiamo da tempo fornendo assetti navali e terrestri per il controllo delle frontiere e garantendo la necessaria attività di formazione e supporto alle Autorità tunisine", ha ancora aggiunto il ministro rimarcando: "l'Italia continuerà a giocare un ruolo da protagonista come avamposto dell'Europa, per far tornare il Mediterraneo un luogo sicuro".
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