Un grande centro di formazione professionale sull'energia rinnovabile in Marocco, progetti sull'istruzione in Tunisia, altri per l'accessibilità alla sanità in Costa d'Avorio: sono "alcuni dei progetti pilota" del Piano Mattei annunciati da Meloni, nel suo intervento al vertice. "La condivisione è uno dei principi cardine del Piano Mattei i lavori di questo vertice saranno determinanti per arricchire il percorso", ha spiegato Meloni, indicando progetti anche in Algeria, Mozambico, Egitto, Repubblica del Congo, Etiopia e Kenya.
"Vogliamo coinvolgere le istituzioni finanziare internazionali, le banche multilaterali di sviluppo, l'Unione europea e altri Stati donatori che già hanno dichiarato la disponibilità a sostenere progetti comuni. Abbiamo intenzione di creare entro l'anno un nuovo strumento finanziario insieme a Cassa depositi e prestiti, per agevolare gli investimenti del settore privato nei progetti del Piano Mattei", ha detto ancora Meloni al vertice.
Il Piano Mattei "non è una scatola chiusa da imporre e calare dall'alto come è stato a volte fatto in passato, anche il metodo deve essere nuovo: così il Piano è pensato come una piattaforma programmatica aperta alla convidisione e alla collaborazione con le nazioni africane, sia nella fase di definizione sia in quella di attuazione dei singoli progetti", ha aggiunto la premier. "La condivisione - ha sottolineato - è uno dei principi cardine del Piano Mattei e in questa cornice i lavori di questo vertice saranno determinanti per arricchire il percorso. E per questro "il programma dei lavori è strutturato su cinque direttrici tematiche che ricalcano le direttrici principali di questa nostra iniziativa".
Ieri sera il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha citato un proverbio africano "di grande saggezza" per chiudere il suo brindisi davanti a capi di stato e di governo e alle altre personalità ospiti del vertice Italia-Africa: "Se vuoi andare veloce corri da solo. Se vuoi andare lontano, vai insieme a qualcuno", ha detto, auspicando un "cammino comune" verso "benessere e pace in Africa, in Europa e nel mondo". "È la cooperazione a muovere il progresso", ha sottolineato, e davanti alle crisi in corso, il "compito" comune è "esplorare lo straordinario potenziale di sviluppo delle relazioni" tra i due continenti, "sul terreno politico, per spegnere i focolai di tensione e di conflitto, sul terreno economico, per realizzare una produzione sostenibile e un'equa distribuzione delle risorse, per accrescere il patrimonio delle nostre rispettive culture". (ANSAmed).
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