I massimi responsabili della maggior parte degli atenei iberici aggiungono che sentono "proprie" le rivendicazioni espresse negli ultimi giorni dagli studenti di diversi campus attraverso accampamenti e altri atti di protesta contro le violenze sulla popolazione civile palestinese e invocano "la fine immediata e definitiva delle operazioni militari" nella Striscia e di "qualsiasi atto di carattere terroristico", la "liberazione degli ostaggi da parte di Hamas" e l'entrata urgente di aiuti umanitari a Gaza. I rettori si dicono anche pronti a "vigilare" per evitare atti di "islamofobia" o "antisemitismo", garantendo però l'esercizio "della libertà d'espressione". Nella Crue sono rappresentate 50 università pubbliche e 27 università private spagnole.
Intanto, attività legate alle azioni di protesta degli universitari spagnoli per la situazione a Gaza si sono susseguite in diversi campus anche nelle ultime ore: tra i presidi più attivi ci sono quelli di Valencia, primo ateneo in cui gli studenti hanno dato vita a un accampamento solidale con i civili palestinesi, Malaga, Granada e Barcellona. A Madrid, il moto rivendicativo ha inoltre raccolto l'adesione di alcuni personaggi noti, come la rock band Vetusta Morla o il cantautore Ismael Serrano, che in giornata hanno suonato dal vivo nella zona della Città Universitaria, dove gli studenti si sono accampati con le loro tende. (ANSAmed).
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