Il ministro dell'Interno ha illustrato la situazione della sicurezza derivante dalla crescente ondata di migranti irregolari. "La sola soluzione di sicurezza non riuscirà a sradicare questo fenomeno composito e complesso, sono necessari approcci politici, economici, sociali e diplomatici", ha affermato Feki, sottolineando "la necessità di coordinarsi con i Paesi vicini della regione e con i partner europei della Tunisia per mitigare l'impatto dell'immigrazione irregolare sulla Tunisia".
I deputati hanno fornito vivide testimonianze del deterioramento della situazione sui fronti della sicurezza, sociale e sanitario in molte regioni a causa dell'aumento del numero di migranti irregolari.
Rispondendo alle domande dei deputati, Feki ha spiegato che la migrazione è un fenomeno globale causato dai cambiamenti geopolitici, in particolare dal deterioramento della situazione in numerosi Paesi africani. Il ministro ha sottolineato che la Tunisia è riuscita ad ottenere importanti successi nel frenare questo fenomeno e nel contrastare la sua escalation, in coordinamento con i paesi vicini e con l'Unione Europea.
Limitare il flusso di migranti irregolari è una richiesta comune e può essere raggiunta solo attraverso la cooperazione e il coordinamento congiunto, ha affermato.
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