"La situazione è difficile, nessuno di noi sapeva ciò che stava accadendo. Vedremo stasera se riusciremo a trovare delle idee, per vedere cosa possiamo fare".
"Stiamo spingendo in Iran" per "evitare una escalation" e "ovviamente anche a Israele mandiamo messaggi di prudenza", ha aggiunto il ministro.
"La missione Unifil - ha sottolineato ancora Tajani - è una missione di pace, rischi imminenti non ne vedo. Certo è una situazione complicata", eventualmente "hanno i bunker dove potersi rifugiare. Se lavorano per la pace non sono equipaggiati per una guerra. Loro sono ben visti sia dagli israeliani sia dagli hezbollah, non sono loro ad essere nel mirino. Il problema è tra hezbollah e Israele". (ANSAmed).
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