Per rimediare a questo immenso spreco si è tenuto recentemente a Tunisi un workshop nell'ambito del progetto Tourism Innovation-Oriented Partnerships (Tiop), che fa parte della Promozione del turismo sostenibile in Tunisia.
Quest'ultimo è realizzato dal ministero del Turismo e dell'Artigianato con il supporto di Giz-Tunisia, cofinanziato dall'Unione europea attraverso il suo programma "Tounes Wijhetouna". Il workshop ha prodotto due iniziative e due soluzioni pronte per essere incubate e supportate dai decisori.
La prima si chiama "Terroir Connecté", e punta a favorire l'accesso e l'utilizzo di prodotti su base territoriale. È un marketplace che avvicina il prodotto agli hotel e anche ai consumatori finali. La seconda è una soluzione per superare i vincoli della formula buffet e limitare lo spreco alimentare, denominata "Smart Food Waste". Si tratta di uno strumento di monitoraggio online basato sull'Intelligenza artificiale che utilizza telecamere intelligenti per analizzare i rifiuti. Le soluzioni sono state sviluppate congiuntamente da diverse start-up e hotel partecipanti. Le aziende coinvolte sono attualmente supportate per sviluppare le soluzioni e implementarle negli hotel partner.
Le perdite e gli sprechi di cibo in Tunisia, come nel resto della regione Mena, sono significativi e contribuiscono a ridurre la disponibilità di cibo, esacerbare la scarsità d'acqua, accelerare il degrado ambientale e aumentare la dipendenza dalle importazioni alimentari, da cui la regione è già fortemente dipendente. Per ridurre lo spreco alimentare e promuovere un turismo sostenibile anche dal punto di vista alimentare, sono necessarie delle azioni coordinate tra i diversi attori coinvolti: le autorità pubbliche, il settore privato, le organizzazioni della società civile e i consumatori.
Dal workshop è emerso che alcune possibili misure da adottare sono: la sensibilizzazione dei turisti e degli operatori sull'impatto dello spreco alimentare e sulle buone pratiche per prevenirlo e ridurlo; adottare sistemi di gestione dei rifiuti alimentari negli hotel e nei ristoranti, basati sulla prevenzione, sulla raccolta differenziata, sul recupero e sul riciclo; sostenere le produzioni locali e stagionali di cibo, valorizzando la gastronomia tradizionale tunisina e favorendo i circuiti corti tra produttori e consumatori; rivedere le politiche pubbliche sul pane e sulla farina, garantendo una distribuzione equa e trasparente delle risorse e una regolazione efficace del mercato; coinvolgere le organizzazioni della società civile nella lotta allo spreco alimentare, sostenendo le iniziative di sensibilizzazione, di educazione e di solidarietà.
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