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Spreco alimentare in Tunisia, il turismo tra opportunità e sfide

Tra le soluzioni promozione dei prodotti locali e monitoraggio negli hotel con l'IA

TUNISI, 21 agosto 2023, 16:45

Redazione ANSA

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La Tunisia è una delle principali destinazioni turistiche del Mediterraneo, con oltre 9 milioni di visitatori nel 2019, che fanno del turismo una fonte importante di reddito e occupazione per il Paese, ma comporta anche dei costi ambientali e sociali, tra cui lo spreco alimentare. Il settore turistico è infatti uno dei maggiori responsabili dello spreco alimentare nel paese, soprattutto negli hotel e nei ristoranti. Secondo uno studio del 2018, gli hotel tunisini producono in media 0,7 kg di rifiuti alimentari al giorno per ogni ospite, di cui il 40% è costituito da pane. Questo significa che migliaia di turisti negli hotel lasciano non consumate tonnellate di baguette e pane, mentre la popolazione locale deve sorbirsi ogni giorno lunghe code per acquistare il pane, per via della recente crisi causata dalla scarsità di farina e dalle politiche governative che hanno penalizzato recentemente le panetterie "moderne".

Per rimediare a questo immenso spreco si è tenuto recentemente a Tunisi un workshop nell'ambito del progetto Tourism Innovation-Oriented Partnerships (Tiop), che fa parte della Promozione del turismo sostenibile in Tunisia.

Quest'ultimo è realizzato dal ministero del Turismo e dell'Artigianato con il supporto di Giz-Tunisia, cofinanziato dall'Unione europea attraverso il suo programma "Tounes Wijhetouna". Il workshop ha prodotto due iniziative e due soluzioni pronte per essere incubate e supportate dai decisori.

La prima si chiama "Terroir Connecté", e punta a favorire l'accesso e l'utilizzo di prodotti su base territoriale. È un marketplace che avvicina il prodotto agli hotel e anche ai consumatori finali. La seconda è una soluzione per superare i vincoli della formula buffet e limitare lo spreco alimentare, denominata "Smart Food Waste". Si tratta di uno strumento di monitoraggio online basato sull'Intelligenza artificiale che utilizza telecamere intelligenti per analizzare i rifiuti. Le soluzioni sono state sviluppate congiuntamente da diverse start-up e hotel partecipanti. Le aziende coinvolte sono attualmente supportate per sviluppare le soluzioni e implementarle negli hotel partner.

Le perdite e gli sprechi di cibo in Tunisia, come nel resto della regione Mena, sono significativi e contribuiscono a ridurre la disponibilità di cibo, esacerbare la scarsità d'acqua, accelerare il degrado ambientale e aumentare la dipendenza dalle importazioni alimentari, da cui la regione è già fortemente dipendente. Per ridurre lo spreco alimentare e promuovere un turismo sostenibile anche dal punto di vista alimentare, sono necessarie delle azioni coordinate tra i diversi attori coinvolti: le autorità pubbliche, il settore privato, le organizzazioni della società civile e i consumatori.

Dal workshop è emerso che alcune possibili misure da adottare sono: la sensibilizzazione dei turisti e degli operatori sull'impatto dello spreco alimentare e sulle buone pratiche per prevenirlo e ridurlo; adottare sistemi di gestione dei rifiuti alimentari negli hotel e nei ristoranti, basati sulla prevenzione, sulla raccolta differenziata, sul recupero e sul riciclo; sostenere le produzioni locali e stagionali di cibo, valorizzando la gastronomia tradizionale tunisina e favorendo i circuiti corti tra produttori e consumatori; rivedere le politiche pubbliche sul pane e sulla farina, garantendo una distribuzione equa e trasparente delle risorse e una regolazione efficace del mercato; coinvolgere le organizzazioni della società civile nella lotta allo spreco alimentare, sostenendo le iniziative di sensibilizzazione, di educazione e di solidarietà.

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