Bambini e adulti sono rimasti incantati dalle fantastiche evoluzioni di gruppo di giovani dei quartieri di Kram e La Goulette, iniziati alle arti circensi dal collettivo El Warcha, nell'ambito del progetto "Warcha El Bhar", finanziato dalla Cooperazione Svizzera.
"È stata una delle migliori
esperienze della mia vita esibirmi su un palco galleggiante. Non
ci sono parole che possano esprimere i miei sentimenti durante
lo show, ho davvero vissuto in un'altra dimensione", ha
dichiarato Yosri Souissi, dopo essersi cimentato nella difficile
arte del trapezio. Preceduti dal suono della fanfara de La
Goulette i trapezisti, i mangiafuoco e i giocolieri sono saliti
sul palco galleggiante già a sera inoltrata. La magia delle luci
sul canale ha fatto il resto.
Ci sono voluti sette mesi per realizzare il "Cirque Foug El
Mé" (circo galleggiante) sul canale tra La Goulette e
Kheireddine, in fondo all'Avenue Franklin Roosevelt, ha spiegato
Benjamin Perrot di El Warcha, un collettivo fondato nel 2016
nella Medina di Tunisi, che mira a promuovere l'educazione
pratica e le azioni civiche attraverso la realizzazione di
arredo urbano temporaneo, installazioni artistiche ed eventi
pubblici insieme agli abitanti del posto. El Warcha, che
significa laboratorio in arabo, ha infatti organizzato nel suo
spazio al Kram laboratori per un gruppo di giovani dei quartieri
di Kram-La Goulette per avvicinarli alle arti circensi.
Laboratori realizzati in collaborazione con gli artisti circensi
del collettivo X-Show Time: Mohamed Athmouni, Yosri Souissi,
Sarah Rokbani, Slim Houarbi, gli artisti circensi: Mary Sarsam,
Issam Smiri, Athir Touati, Johanna Abel, Abderrahmen Cherif; il
regista Amenallah Atrous; l'artista Emily Sarsam; il videografo
Nao Maltese.
El Warcha che fa parte dell'associazione Collectif Créatif
Tunis, non è nuova ad esperienze del genere. L'anno scorso
sempre a La Goulette aveva portato in scena un concerto di
artisti locali di Hip Hop su una piattaforma galleggiante
intitolato Korrinti, e dal 2016 organizza anche atelier per
bambini in altre città della Tunisia. "Un'iniziativa nata dalla
volontà di sperimentare e sviluppare progetti insieme agli
abitanti, in spazi pubblici", ha riassunto Perrot.
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