TUNISI - La pianta di sparto, comunemente chiamata "alfa" (Stipa tenacissima), è un simbolo di resilienza ambientale e di economia sostenibile nel panorama tunisino.
Questa pianta erbacea, originaria delle regioni aride e semiaride, svolge un ruolo cruciale nella lotta alla desertificazione e rappresenta una risorsa socio-economica fondamentale per migliaia di famiglie nelle regioni più povere del paese. Negli ultimi anni lo sfruttamento e la conservazione dell'alfa sono minacciati dalle sfide climatiche e sono inevitabili le ricadute socio-economiche.
La Tunisia, con i suoi 700.000 ettari di steppe di sparto, concentra la produzione dell'alfa in quattro governatorati: Kasserine, Sidi Bouzid, Gafsa e Kairouan e ogni anno, circa 6.000 famiglie si dedicano alla raccolta di questa pianta durante una stagione regolata anche dalle autorità preposte, che va da settembre a gennaio. La Société Nationale de Cellulose et de Papier Alfa (Sncpa) acquista annualmente 40.000 tonnellate della pianta, trasformandole in carta di alta qualità. Questa industria rappresenta un'importante fonte di occupazione e contribuisce a preservare un'antica tradizione. Oltre al settore cartario, lo sparto ha una lunga storia di utilizzo nell'artigianato e nell'agricoltura. Tradizionalmente, veniva impiegato per la fabbricazione di utensili domestici e industriali, come corde, cesti, stuoie e presse per frantoi. Tuttavia, l'avvento delle fibre sintetiche ha progressivamente ridotto l'importanza dell'artigianato del sparto, limitandone l'uso all'industria della carta.
Dal punto di vista ambientale, lo sparto è una barriera naturale contro l'erosione del suolo e la desertificazione. La pianta favorisce la biodiversità locale, ospitando un ricco ecosistema di animali e piante. Tuttavia, la siccità, il pascolo eccessivo e l'urbanizzazione stanno causando una progressiva riduzione delle aree coltivate a sparto. Le superfici produttive si riducono ogni anno, compromettendo una risorsa fondamentale per la sostenibilità ambientale. Per garantire la rigenerazione degli strati di alfa, sono necessarie strategie di conservazione. Tra queste, il ripristino delle aree degradate, l'adozione di tecniche moderne di coltivazione e il coinvolgimento delle comunità locali. La piantumazione di nuove piantine e l'uso di idrogel per migliorare la sopravvivenza in aree aride sono alcune delle soluzioni proposte.
Parallelamente, il rilancio dell'artigianato dello sparto potrebbe contribuire alla diversificazione economica delle regioni più povere, incoraggiando l'uso di prodotti naturali ed eco-responsabili. Questo approccio non solo sostiene le tradizioni locali, ma risponde anche alla crescente domanda globale di materiali sostenibili. L'alfa rappresenta una risorsa strategica per la Tunisia, combinando valore economico, sociale e ambientale. Tuttavia, la sua preservazione richiede una gestione sostenibile e un impegno concertato tra governo, comunità locali e industria. Rilanciare l'interesse per questa straordinaria pianta, sostiene l'esperto Ridha Bergaoui, potrebbe non solo proteggere l'ecosistema tunisino, ma anche creare nuove opportunità economiche per le aree più vulnerabili.
In un contesto globale di cambiamento climatico, l'alfa emerge come un simbolo di adattamento e sostenibilità, degno di un'attenzione rinnovata.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA