Il Coordinamento per la democrazia
costituzionale della Basilicata ed Europa Verde hanno espresso,
stamani a Potenza, un secco no all'autonomia differenziata con
cui "si corre il rischio di rompere l'unità del nostro paese":
lo hanno detto ai giornalisti Margherita Torrio e Donato
Lettieri, in un incontro coordinato da Francesco Pietrantuono,
al quale ha partecipato in collegamento video anche il
presidente nazionale del Coordinamento, Massimo Villone, che ha
insistito su una proposta di legge costituzionale di iniziativa
popolare.
"Sebbene l'autonomia differenziata sia presente in
Costituzione - ha detto Villone - le 'forme e condizioni
particolari di autonomia' previste dall'articolo 116 comma tre
non possono tradursi in un federalismo a richiesta che
stravolgerebbe l'assetto dei rapporti tra Stato e Regioni,
previsti dall'articolo 117. Per noi - ha concluso - è necessaria
ed urgente la modifica di questi articoli per ristabilire la
preminenza del principio di unità della Repubblica".
"L'autonomia differenziata - ha spiegato Torrio - è una
secessione mascherata, il divario in questo modo è destinato a
crescere. Si continua a drenare risorse solo verso il nord. Noi
chiediamo una ridefinizione più coerente delle competenze,
ristabilendo un ruolo forte dello Stato".
"Non vogliamo - è stato aggiunto - che le Regioni abbiano
competenze estesissime in materie fondamentali come
l'istruzione, la sanità, le infrastrutture, l'energia,
l'ambiente e molte altre. Qui si discute della regionalizzazione
della scuola pubblica italiana e della cancellazione del
servizio sanitario nazionale che non possiamo assecondare. E
sull'adozione dei livelli essenziali delle prestazioni non basta
collegarli all'approvazione di intese tra singole Regioni e lo
Stato che non garantiscono uguaglianza e non pongono argini alla
frantumazione del Paese".
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