Dal 23 dicembre prossimo, nel museo
archeologico nazionale ''Domenico Ridola'' di Matera, la storia
e il cantiere di restauro della ''Balena Giuliana'', un antico
fossile di cetaceo risalente a 1,5 milioni di anni fa, potranno
essere conosciuti con la mostra permanente ''Giuliana degli
Abissi''.
L'evento sarà preceduto, il 22 dicembre, da una anteprima per
i giornalisti con la direttrice del museo Annamaria Mauro, il
direttore generale dei Musei, Massimo Osanna, e il sindaco di
Matera, Domenico Bennardi.
Il progetto espositivo, curato da Annamaria Mauro e da Laura
D'Esposito, descrive la storia del cetaceo lungo 26 metri e
scoperto sulle sponde della diga di San Giuliano nel 2006,
mettendo insieme i resti fossili e la descrizione ''immersiva''
con l'apporto di nuove tecnologie. Il percorso si snoda lungo
una sequenza di sale, dedicate alla scoperta e alle fasi del
difficile recupero, al viaggio immersivo con la tecnica del
''projection mapping'', ideata dal visual artist Silvio
Giordano. In questa sala, in particolare, si fondono tecniche
avanzate di grande impatto visivo, con animazione 2D e 3D,
compositing e motion graphic. La mostra prevede anche
l'esposizione, per la prima volta, di alcuni resti del fossile
già restaurati e di altri reperti, riconducibili alla fauna e
alle piante acquatiche del Paleoambiente in cui la balena è
stata ritrovata. Il visitatore, inoltre, potrà seguire
attraverso un monitor i lavori in corso nel laboratorio di
restauro del fossile. Per la mostra è stato realizzato anche il
fumetto "La Regina degli abissi" (Osanna Edizioni) realizzato
dall'illustratore e fumettista Giulio Giordano.
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