Riprenderanno lunedì prossimo, 10
luglio, e proseguiranno per quattro settimane gli scavi presso
l'insediamento fortificato medievale di Satrianum, in località
Torre di Satriano a Tito (Potenza). La campagna della Scuola di
specializzazione in Beni archeologici di Matera - Dipartimento
delle Culture europee e del Mediterraneo, Università degli Studi
della Basilicata, è diretta dalla professoressa Francesca
Sogliani "grazie - è sottolineato in un comunicato - al
contributo del Comune di Tito". Gli studenti e studiosi
dell'Università della Basilicata saranno "affiancati, per la
seconda volta dopo la felice collaborazione dell'anno passato,
dall'équipe francese dell'Università di Rennes II, coordinata
dal professor Dominique Allios, professore di Archeologia
Medievale nell'Ateneo francese".
"Importanti novità e nuove iniziative - ha detto Sogliani -
attendono tutta l'équipe degli archeologi quest'anno. Nuovi
settori da scoprire e lo scavo dell'incendio che ha distrutto
l'insediamento che finiremo di scavare e che ci restituirà le
storie degli ultimi abitanti di Satrianum, i quali cercarono di
resistere ai crolli e alle devastazioni degli inizi del XVI
secolo".
"Prosegue - ha aggiunto il sindaco di Tito, Graziano Scavone
- l'attività di valorizzazione del sito archeologico della Torre
di Satriano in Tito che, con la prosecuzione della campagna di
scavo a cura della Scuola di Specializzazione in Beni
Archeologici di Matera, restituisce nuovi elementi sulla storia
di un luogo su cui, nel corso di questi anni, si sono
concentrati importanti finanziamenti. Infatti, grazie a un
finanziamento del Ministero della Cultura, sono in corso degli
interventi di conservazione, restauro e digitalizzazione che
consentiranno la messa in sicurezza di alcuni punti del sito
archeologico, quali la Torre e la Cattedrale, e una maggiore
fruizione dei contenuti archeologici, storici e architettonici".
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