L'acqua del Basento, che dovrebbe
essere trasferita nella diga del Camastra per affrontare
l'emergenza idrica di 29 comuni del Potentino, compreso il
capoluogo di regione, sarà sottoposta a "controlli costanti e
frequenti, per garantire la massima sicurezza dei cittadini in
relazione all'uso potabile".
E' l'indicazione emersa oggi, a Potenza, da una conferenza di
servizio presieduta dall'assessore all'ambiente della Regione
Basilicata, Laura Mongiello.
"Secondo un recente campionamento nel Basento eseguito da
Acquedotto lucano, che non ha competenza specifica in materia -
ha reso noto l'ufficio stampa della giunta regionale - non
sarebbero emersi inquinanti e valori oltre soglia. Dai prelievi
effettuati da Arpab negli ultimi sei anni è stato rilevato un
progressivo abbattimento di Pfas (sostanze contenute in solventi
e detersivi) anche se lo stato chimico risulta 'non buono' a
causa della presenza di nichel, metallo riscontrabile lungo
tutta l'asta fluviale, segno di una probabile origine naturale.
E' un elemento - ha spiegato il direttore tecnico-scientifico
dell'Arpab, Achille Palma - che il potabilizzatore è in grado
certamente di eliminare".
Il direttore generale dell'Arpab, Donato Ramunno, ha spiegato
"come lo stato qualitativo del fiume sia migliorato dal 2020 ad
oggi anche se si tratta di rilievi non tarati sull'uso potabile
dell'acqua, un sistema che richiede, normative alla mano, tanti
altri parametri da prendere in esame".
E' stato stabilito che "se dal monitoraggio più approfondito
del Basento risultassero inquinanti non trattabili dal sistema
di depurazione, si opterebbe per l'esclusivo utilizzo a scopi
igienico-sanitari".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA