"Con le restrizioni poste in atto
possiamo garantire disponibilità di acqua fino al 20 novembre,
per quella data contiamo che il percorso alternativo predisposto
possa essere ultimato": lo ha detto l'amministratore unico di
Acquedotto Lucano, Alfonso Andretta, prima di partecipare nel
pomeriggio, a Potenza, a una conferenza di servizi convocata
presso il Dipartimento regionale all'ambiente dall'assessore,
Laura Mongiello.
L'incontro - al quale hanno partecipato le Aziende sanitarie
di Potenza e Matera, l'Arpab e Acquedotto Lucano - è servito per
fare il punto sulla strategia alternativa alla mancanza di acqua
nello schema idrico Basento-Camastra, che prevede un
prelevamento dal fiume Basento verso la diga della Camastra, la
successiva immissione verso il depuratore di Masseria Romaniello
per la potabilizzazione e la conseguente immissione nel circuito
dello schema che serve 29 Comuni, compreso il capoluogo Potenza.
"Domani - ha continuato Andretta, confermando che la fase di
sopralluogo e scelta dei percorsi è terminata - arriveranno in
dotazione i primi 1,6 chilometri di tubi. Il nostro obiettivo è
terminare tutto entro il limite della disponibilità dell'acqua,
contiamo di finire entro il prossimo 20 novembre".
"Vogliamo garantire - ha spiegato l'assessore Mongiello - la
sicurezza delle acque. Vogliamo essere sicuri che subito dopo il
prelievo venga garantita potabilità e poi avvenga il
convogliamento nella diga. L'obiettivo del Dipartimento - ha
aggiunto - è che non si arrivi ai 90 giorni che ci sono concessi
per ultimare i lavori in tempo di crisi, ma che si faccia
prima".
"I dati in nostro possesso - ha concluso il direttore
generale di Arpab, Donato Ramunno - e che risalgono al 2023 per
il momento sono confortanti. Ma posso confermare che le acque
del Basento saranno sottoposte a intensi processi di
potabilizzazione prima di essere utilizzate".
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