"Uno dei più grandi artisti visuali italo-argentini del XX secolo, uomo di grandissime passioni, proprio come i lucani, capace di coniugare una vita nella terra che lo ha visto crescere e poi affermarsi, nel ricordo costante della sua Montescaglioso e della della sua Basilicata". Così - secondo quanto reso noto dall'ufficio stampa dell'Assemblea lucana - il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Marcello Pittella, nel visitare la mostra del pittore di origini lucane, Tomás Ditaranto, presso il "Museo de Arte Popular Jose Hernandez" a Buenos Aires.
Secondo Pittella, "il genio del colore, come è stato più volte definito Ditaranto - ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale della Basilicata - si è affermato nel tempo come un artista sensibile e innamorato della pittura che diventa anche strumento per indagare. Un artista che è riuscito a raccontare storie di libertà, di reazione degli ultimi, del gaucho coraggioso, simbolo popolare dell'Argentina, che lottava per la terra nella Pampa sconfinata. Un uomo eccellente. Leggere attraverso lo sguardo le sue opere per noi lucani è motivo di grande orgoglio".
Nel comunicato è specificato che Pittella è "a capo della delegazione lucana, formata dai consiglieri regionali Roberto Cifarelli e Alessandro Galella, dalla dirigente dell'ufficio della Commissione dei lucani nel mondo, Marica Panetta, e dalla funzionaria, Patrizia Vita. La delegazione, giunta a Buenos Aires per il rinnovo di collaborazione tra il Governo della città argentina e la Federazione di Associazioni della Basilicata in Argentina (Faba), ha incontrato i nipoti dell'artista Adriana Tarulla Ditaranto, Juan Carlos Tarulla, e Tomas Ditaranto".
Pittella ha quindi "ringraziato la direttrice del Museo de Arte Popular Josè Hernández, Felicitas Luna, e i nipoti dell'artista per aver messo a disposizione della collettività le opere dell'artista: un atto di grande sensibilità. Sono convinto che la cultura, in ogni sua espressione, vada diffusa e condivisa. Una mostra non costituisce soltanto un'occasione privilegiata per lo sviluppo della conoscenza e la divulgazione dei saperi in ambito storico-artistico, ma diventa strumento prezioso per condividere stati d'animo. L'arte è una domanda che genera altre domande", ha concluso il presidente del Consiglio regionale lucano.
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