La Basilicata "presenta livelli di
benessere in linea con la media delle province del Mezzogiorno
ma inferiori alla media Italia": è quanto si ricava dalla
seconda edizione del report "BesT" della Basilicata, diffuso
dall'Istat, che "delinea i profili di benessere equo e
sostenibile della regione". L'analisi si fonda su 64 indicatori
provinciali in cinque classi di benessere relativo.
Nel rilevare che "le due province lucane hanno profili molto
simili con circa il 27 per cento delle misure nelle due classi
di testa e il 50 per cento nelle classi di coda, ma Potenza ha
un'incidenza maggiore nella classe più alta e inferiore nella
classe più bassa (12,7 per cento e 22,2 per cento) rispetto a
Matera (9,7 per cento e 27,4 per cento)", il rapporto indica "un
quadro critico soprattutto nei domini Paesaggio e patrimonio
culturale, dove tutti e tre gli indicatori si trovano nella
classe più bassa, e Innovazione, ricerca e creatività, in cui
gli indicatori provinciali sono collocati nelle ultime due
classi, senza alcuna presenza nelle fasce più elevate. Anche il
dominio Benessere economico segnala delle difficoltà, con l'80,0
per cento degli indicatori nelle due classi più basse e il dieci
per cento in quelle più alte. Segue, infine, il dominio Lavoro e
conciliazione dei tempi di vita, con il 58,3 per cento degli
indicatori provinciali nelle due classi di coda e nessun
posizionamento nelle due classi più elevate. Gli svantaggi più
significativi in questo dominio riguardano il tasso di infortuni
mortali e inabilità permanente, che nel 2022 in Basilicata è
pari a 16,1 infortuni per diecimila occupati, a fronte di un
valore medio nazionale pari a 10,0 per 10 mila lavoratori e la
quota di giornate retribuite nell'anno ai lavoratori dipendenti
che è pari al 72,4 per cento, quasi sei punti percentuali in
meno del valore nazionale di confronto. Altre criticità
riguardano i tassi di occupazione e i tassi di mancata
partecipazione al lavoro, che registrano risultati peggiori
rispetto alla media-Italia in tutte le province. Tuttavia,
rispetto al 2019, tutti gli indicatori del dominio mostrano un
miglioramento, nella maggioranza dei casi più marcato rispetto a
quello registrato in Italia e nel Mezzogiorno, portando la
regione su livelli migliori rispetto al pre-pandemia".
Al contrario, "i maggiori punti di forza" riguardano la
sicurezza, l'ambiente, la "minore quantità di rifiuti urbani
prodotti". "La distribuzione del reddito disponibile equivalente
(elaborata sulla base del sistema integrato dei registri) - è
scritto più avanti - segnala per la Basilicata livelli inferiori
a quelli nazionali ma superiori a quelli del Mezzogiorno: nel
2022 il 50 per cento degli individui residenti in famiglia
dispone al più di 14.600 euro annui a fronte di un valore di
17.500 euro per l'Italia e di 13.600 euro per il Mezzogiorno.
Le due province della regione non mostrano differenze marcate.
Potenza presenta livelli mediani di reddito moderatamente più
alti, pari a 14.800 euro annui, rispetto ai 14.300 euro annui
della provincia di Matera, che evidenzia anche una maggiore
disuguaglianza tra gli individui".
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