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Allevamento ovi-caprini, meno capi ma aziende più grandi

Allevamento ovi-caprini, meno capi ma aziende più grandi

Cia agricoltori, 'così si resiste alla crisi'

POTENZA, 26 dicembre 2024, 10:35

Redazione ANSA

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"Meno capi e aziende più grandi per resistere alla crisi": è la "prima tendenza" del settore dell'allevamento ovi-caprino in Basilicata, secondo dati aggiornati alla fine del 2022 diffusi da Cia-agricoltori Basilicata.
    Secondo l'organizzazione di categoria, "il totale di capi ovi-caprini ammonta a 220mila, con una riduzione nell'ultimo quinquennio di 60 mila capi; gli ovini sono circa 180 mila e i caprini poco più di 41 mila; le aziende zootecniche con allevamenti ovi-caprini sono 2.475 di cui 1.175 con più di 50 capi (500 con più di 100 capi e 800 con più di 70 capi). Prima tendenza meno capi e aziende più grandi per resistere alla crisi. Inoltre, con 139 mila ettari di coltivazioni biologiche (il 27,6 per cento del totale) e 3.280 operatori bio, la Basilicata ha una forte caratterizzazione di agricoltura e zootecnia biologiche e conferma la quarta posizione tra le regioni italiane per incidenza delle superfici biologiche: prati pascolo (28 mila ettari), colture foraggere (20,5 mila ettari)".
    La direttrice Cia di Potenza, Giovanna Perruolo, ha sottolineato che "la disciplina regionale sulle linee guida per la protezione delle acque dall'inquinamento da nitrati di origine agricola nelle zone non vulnerabili, definita unitariamente da tutte le associazioni di categoria al Tavolo Verde in Regione e alla quale Cia-Agricoltori ha dato il suo apporto di proposte, insieme al lavoro svolto dall'Ara Basilicata, testimonia che la zootecnia non è nemica dell'ambiente. Con il contributo di tutti i soggetti sociali - ha aggiunto - sono stati disciplinati i criteri e le norme tecniche generali per l'utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque reflue, con la finalità di garantire al meglio la tutela dei corpi idrici sia superficiali che sotterranei e del suolo. Le famiglie lucane anche in queste festività hanno portato in tavola carni lucane, confermando fiducia nei nostri allevamenti scegliendo qualità e genuinità.
    Questo - ha concluso - nonostante la situazione difficile che il comparto zootecnico attraversa".
   

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