"A gennaio, soldi in più nelle
buste paga non ce ne saranno: la conferma del taglio del cuneo
fiscale consoliderà soltanto quanto già esiste": lo ha detto, in
una nota, il segretario regionale della Basilicata della Uil,
Vincenzo Tortorelli, aggiungendo che "il nuovo anno è iniziato
con gli stessi problemi del 2024: salari, perdita del potere
d'acquisto, fisco, sanità, pensioni. Per questo, pur apprezzando
l'intenzione del governo di dare un segnale concreto al ceto
medio attraverso il taglio delle tasse, un intervento importante
per sostenere le famiglie, non possiamo dirci soddisfatti".
Secondo Tortorelli, "sono soprattutto i lavoratori
dipendenti, le famiglie monoreddito, insieme ai pensionati
quelli che nella nostra regione lottano ogni giorno per far
fronte ai crescenti costi della vita. Tutto questo mentre gli
indicatori economici segnalano l'incremento delle
diseguaglianze, del disagio economico e della povertà assoluta,
come abbiamo denunciato nei nostri Consigli Regionali Uil dello
scorso anno presso la Caritas Diocesana di Potenza. Il
sindacato, pertanto, anche nel 2025 continuerà a portare avanti
le proprie rivendicazioni per le persone che rappresenta,
riprendendo i temi dell'ultimo sciopero generale del 2024 (29
novembre) rilanciando al governo le proposte di detassare gli
aumenti contrattuali, considerando che sono sei milioni le
lavoratrici e i lavoratori con contratti scaduti. Avevamo
inoltre sfidato il governo e le controparti a discutere di
produttività e competitività, detassando anche gli incrementi
derivanti dalla contrattazione di secondo livello. La vera sfida
rimane quella di avviare una riforma fiscale complessiva: non
possiamo limitarci a rimodulare le imposte. Dobbiamo ripensare
l'intero sistema tributario, renderlo più semplice, più equo e
in grado di garantire la sostenibilità del nostro welfare
pubblico".
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