La riapertura del tavolo di
confronto sulla trattativa per il rinnovo del contratto dei
metalmeccanici, interrotta "per volontà di Federmeccanica che ha
presentato una contro piattaforma alternativa" è alla base di un
documento che è stato presentato a Confindustria stamani, a
Potenza, da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm che hanno insediato un
presidio nei pressi della sede del capoluogo lucano.
"Più salario e meno orario sono i punti salienti - hanno
detto i segretari regionali Gerardo Evangelista, Giorgia
Calamita e Marco Lomio - delle nostre rivendicazioni dal momento
che i salari italiani sono gli ultimi in Europa e la riduzione
di orario diventa fondamentale per risolvere la crisi e per dare
più opportunità di lavoro".
Nel dettaglio, si chiedono 280 euro di aumento, si pone
l'accento sulla regolazione dei contratti precari attraverso il
contratto nazionale, una riduzione dell'orario e una
regolamentazione dello smart working, oltre alle garanzie
economiche e occupazionali in caso di cambio di appalti.
"Se non si riapre il confronto - hanno concluso i tre
sindacalisti - i metalmeccanici sono pronti a scendere
nuovamente in piazza".
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