Il dossier di candidatura di Aliano
(Matera) a Capitale italiana della cultura 2027 "è frutto della
consapevolezza e del riconoscimento di tutte le risorse locali".
Lo ha messo in evidenza, in un comunicato, Luigi De Lorenzo,
sindaco del paese dove fu confinato Carlo Levi: "Qui - ha
sottolineato - abbiamo superato il vittimismo proprio delle aree
interne e abbiamo costruito la nostra visione di sviluppo
intorno alla cultura".
''La nostra visione - ha ribadito il primo cittadino - è
frutto di consapevolezza, riconoscimento delle risorse locali e
politiche di sistema e valorizzazione delle nostre specificità.
Il dossier di candidatura si fa narrazione coerente di quello
che c'è, uno story-telling che diventa place-telling, cioè
racconto dei luoghi, nel rispetto delle loro vocazioni, dei
valori delle comunità locali, del rapporto tra natura e
cultura''.
De Lorenzo, nel ribadire che "la cultura soprattutto per i
piccoli centri è il paradigma per ricercare nuove risposte alla
crisi ecologica e riequilibrare modelli economici, sociali e
territoriali", ha evidenziato che "è proprio quello che accade,
già da diversi anni, ad Aliano, un paese di 800 abitanti della
montagna materana, che è un esempio concreto di come la cultura
possa generare energie tra le persone e i luoghi: cultura intesa
non tanto come evento - qui da 13 anni si svolge il Festival di
paesologia 'La Luna e i Calanchi' - quanto piuttosto come
contenitori e produzione culturali''.
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