Ha il volto visibilmente provato l'ex parlamentare Amedeo Matacena il quale via Skype da Dubai, dove da mesi è latitante, esprime un "profondo dolore" per quanto sta accadendo alla sua famiglia, coinvolta nell'inchiesta della Dda di Reggio Calabria che ha portato all'arresto dell'ex ministro Claudio Scajola. L'imprenditore reggino rinnova anche i sentimenti di amore per la moglie, Chiara Rizzo, che definisce una "donna coraggiosa" per aver preso la decisione di rientrare in Italia in modo da "fare chiarezza sui contatti avuti con Scajola".
Matacena, dopo l'arresto della moglie a Nizza, accetta di parlare e, nonostante la voce rotta dall'emozione, affronta i temi strettamente personali ma anche quelli giudiziari. Il primo argomento è quello del legame con la moglie alla quale, secondo lo stesso imprenditore, lo lega ancora "un amore profondo".
Matacena sostiene che "Chiara ha mostrato di essere una donna con un grande coraggio. Quando ha deciso di tornare in Italia per fare chiarezza sull'inchiesta che la coinvolge ha, di fatto, dimostrato di avere un carattere forte. Umanamente questa decisione ha un peso enorme".
L'imprenditore reggino non tralascia di rivolgere un particolare pensiero anche alla madre, Raffaella De Carolis, anche lei coinvolta nell'inchiesta. Matacena, facendo riferimento ai componenti della sua famiglia, ha espresso tutto il suo "affetto per quanto sta accadendo e per il loro coinvolgimento in questa vicenda difficile".
Nelle scorse ore l'imprenditore reggino aveva confessato di aver pensato di "farla finita" e solamente parlando con il figlio ci aveva ripensato. "Non voglio ripetere - aggiunge - ciò che ho già detto nelle scorse ore circa il mio stato d'animo.
Dal punto di vista degli affetti sto vivendo un momento di grande difficoltà e non mi sento di aggiungere altro".
Già nei giorni scorsi Matacena aveva ribadito che i rapporti con l'ex ministro Claudio Scajola erano datati nel tempo. I due, infatti, sono legati da amicizia sin dal 1994 quando Matacena fu eletto per la prima volta in parlamento tra le fila di Forza Italia. Sia sui rapporti con Scajola che sul presunto tentativo di "schermare" le sue aziende per evitarne il sequestro e la confisca, Matacena confida nell'operato della magistratura ritenendo che "molte cose si potranno chiarire. E si potrà fare chiarezza - conclude - anche attraverso tanti documenti che avremo modo di fornire al momento opportuno ai magistrati".
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