Il Golgota
davanti ai cancelli del porto di Gioia Tauro. Tre croci sono
state piantate dai lavoratori in sciopero tra le inferriate dove
i sogni di occupazione rischiano di spezzarsi.
E' questa la celebrazione del Venerdì Santo dei portuali di
Gioia Tauro "tra rabbia e memoria" dicono. L'astensione dal
lavoro, da quasi tre giorni, è stata attuata per protestare
contro i 400 licenziamenti e, in questa giornata particolare per
le comunità della zona che vivono riti religiosi e di pietas
popolare assai sentiti assume così un significato particolare
che va al di là della lotta sindacale. Il rischio che lamentano
le maestranze di Mct in sciopero è quello della "morte sociale
perché i licenziamenti previsti danno incertezze per il futuro".
E con le croci tra le inferriate le tute blu di Gioia Tauro
sperano di allontanare gli spettri della sofferenza e della
mancanza di stabilità delle famiglie assumono un significato
davvero nuovo.
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