La Procura di Cosenza ha emesso un
avviso di conclusione indagine nei confronti di 25 insegnanti
che avevano avuto accesso alla professione presentando titoli di
studio falsi. I provvedimenti sono stati notificati dai
carabinieri della Compagnia di Cosenza tra le province di
Cosenza, Lecce, Pistoia, Milano, Bergamo, Forlì-Cesena. Gli
insegnanti sono indagati, a vario titolo, per falsità materiale
commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità
materiale commessa da privato in concorso, falsità ideologica
commessa da privato in atto pubblico. Il "diplomificio" è stato
scoperto dai carabinieri in casa di un pensionato 69enne di
Mangone dove hanno trovato computer, stampanti e materiale
informatico, nonché copie cartacee di diplomi già falsificati.
Una indagata ha riferito che l'uomo, tramite un intermediario,
avrebbe chiesto 3.000 euro in cambio del titolo falso.
L'inchiesta, condotta in sinergia con gli Usr-Atp italiani, ha
portato all'allontanamento di molti degli insegnanti coinvolti.
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