"Abbiamo appreso dalla stampa la
notizia secondo cui sarebbero state commissariate le Federazioni
provinciali del Pd di Crotone e di Cosenza. Un atto senza
precedenti e di una gravità inaudita, espressione della peggiore
tradizione stalinista". Lo sostengono, in una nota, i segretari
delle Federazioni di Cosenza e di Crotone del Pd, Luigi
Guglielmelli e Gino Murgi.
"Il commissariamento - aggiungono - è illegittimo oltre che
sul piano sostanziale anche sul piano formale. Gli organismi di
direzione politica eletti dal congresso ed i segretari
provinciali di entrambe le federazioni non hanno violato alcuna
norma statutaria. Anzi, hanno reiteratamente chiesto, a più
riprese, il rispetto delle regole statutarie da parte del
commissario regionale a tutela delle garanzie e delle procedure
trasparenti e partecipate per la designazione del candidato alla
presidenza della Giunta regionale. Abbiamo semplicemente chiesto
che fossero i calabresi a decidere, attraverso il più ampio
confronto, il candidato Governatore. È un provvedimento
liberticida, oggettivamente teso a sopprimere il dissenso
politico. Un provvedimento, questo sì, di grave lesione
dell'immagine del Partito democratico. Commissariare gli
organismi vitali eletti democraticamente con il voto di migliaia
di iscritti in un partito regionale già commissariato è una
mortificazione per migliaia di uomini e di donne che hanno
scelto liberamente la adesione al partito. È come se si volesse
liquidare e cancellare l'insediamento politico e organizzativo
del Pd sui territori. Non era mai accaduto nel Pd un simile
colpo di mano da parte dei vertici romani, che hanno fatto
ricorso ad una prova muscolare espressione di profonda debolezza
e di autoritarismo. Il contrario della democrazia, del
pluralismo e della ricchezza delle opinioni, che è invece la
vera forza di una forza democratica qual è e deve essere il Pd".
"Ovviamente, oltre ad impugnare tale provvedimento nelle sedi
competenti, comprese quelle giudiziarie - concludono
Guglielmelli e Murgi - saranno promosse molteplici iniziative
attraverso la mobilitazione di iscritti e simpatizzanti,
affinché vengano ristabiliti i diritti degli iscritti e delle
iscritte del Partito Democratico".
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