È arrivato in Italia nella tarda
serata di ieri, scortato da personale del Servizio cooperazione
Internazionale di Polizia, M.E., il cittadino iraniano di 41
anni arrestato lo scorso 26 maggio a Stoccarda dalla polizia
tedesca in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso
sulla base di una ordinanza di custodia cautelare in carcere del
gip del Tribunale di Crotone, su richiesta della locale Procura
della Repubblica,.
Il provvedimento restrittivo é stato emesso nell'ambito
dell'operazione Ikaros che nel febbraio scorso portò all'arresto
da parte delle Polizia di 24 persone accusate, a vario titolo,
di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento
dell'immigrazione clandestina, falsità ideologica, traffico
d'influenze illecite e corruzione.
M.E., In particolare, é accusato di avere fatto parte di due
associazioni per delinquere dedite alla commissione di una serie
indeterminata di reati finalizzati a favorire la permanenza
illecita sul territorio dello Stato italiano ed europeo di
persone richiedenti asilo. Le due associazioni avrebbero avuto
ramificazioni sul territorio nazionale e all'estero e sarebbero
state specializzate nella predisposizione di documentazione
falsa attestante residenze fittizie e false assunzioni nei
confronti di soggetti richiedenti asilo, per lo più di
nazionalità curdo irachena, interessati a ottenere il
riconoscimento di una forma di protezione internazionale, non in
quanto bisognosi di essere salvaguardati dal loro stato di
origine ma solo per ottenere un titolo di soggiorno che
garantisse loro la libertà di movimento sul territorio italiano
ed europeo. In cambio di tali prestazioni i richiedenti asilo
erano disposti a pagare consistenti somme di denaro.
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