Il presidente del Tar Calabria
Giancarlo Pennetti, ha sospeso il calendario venatorio della
Regione per la stagione 2021-22 in seguito al ricorso presentato
dalle associazioni ambientaliste Legambiente Calabria, Lega
Nazionale per la Difesa del Cane, Lipu Calabria e WWF Calabria
rappresentate dagli avvocati Angelo Calzone e Domenico Sorace.
Lo rendono noto le stesse associazioni. La sospensione, è
scritto in una nota, riguarda l'apertura anticipata della caccia
alle specie Tortora selvatica e Quaglia, che il calendario
venatorio aveva fissato rispettivamente per le giornate del
primo e del 4 settembre e dell'11 e del 12 dello stesso mese e
l'apertura della caccia al 19 settembre per le specie, che
rimarrà sospesa fino all'udienza camerale del 22 settembre. Le
associazioni chiedono a questo punto che la Regione "provveda
tempestivamente a comunicare a tutti i soggetti interessati le
variazioni sopraggiunte in seguito al decreto".
Per entrambe le specie, Tortora e Quaglia, è scritto nella
nota, "il Tar ha ritenuto sussistente il pericolo del danno
arrecato da un'apertura anticipata della caccia, tenuto conto
del parere dell'Ispra. Lo stesso Istituto, con nota del 15
giugno, aveva anzi chiesto alla Regione la sospensione totale
della caccia alla Tortora, moratoria indicata dallo stesso
Ministero della Transizione Ecologica a tutte le regioni il 22
marzo scorso, a causa del precario stato di conservazione della
specie, mentre per la Quaglia era stata contestata l'apertura di
settembre, prevista invece dal calendario venatorio calabrese".
Al di là degli aspetti tecnici, le associazioni ambientaliste
criticano "il pervicace atteggiamento decisamente filovenatorio
della Regione che, nonostante le numerose diffide trasmesse a
partire da aprile, fino all'istanza di revoca in autotutela del
24 agosto, nella quale si chiedeva una modifica del calendario
venatorio in linea con quanto fatto da altre regioni, non ha
esitato a condannare a morte migliaia di animali scampati agli
incendi devastanti delle scorse settimane, aprendo addirittura
in anticipo la caccia, proprio nelle stesse giornate in cui
veniva invocato l'intervento dello Stato per il 'disastro
ambientale' che ha colpito la regione".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA