La Calabria è sempre più a
rischio zona gialla, con un ulteriore incremento dei ricoveri da
Covid in area medica, ed intanto si scopre anche che a Reggio è
stato sequenziato il primo contagio della variante omicron. Si
tratta di un soggetto di circa 30 anni, tornato in Calabria
domenica scorsa proveniente da Johannesburg, ma via
Francoforte-Roma. L'uomo, vaccinato anche con dose booster, si è
sottoposto a tampone prima della partenza ed è risultato
negativo, ma un nuovo tampone all'arrivo ha evidenziato la
positività. I tecnici del laboratorio di microbiologia dell'Asp
5 di Reggio Calabria hanno poi accertato che si trattava della
variante Omicron. L'uomo comunque sta bene. "Accusa solo un
leggero raffreddore" ha detto il responsabile del Dipartimento
di Prevenzione dell'Asp Sandro Giuffrida. Adesso si trova in
quarantena in locali a lui appositamente destinati.
E mentre a Reggio si scopre il primo caso di omicron, in
tutta la regione crescono i ricoveri. Nelle ultime 24 ore sono
stati 7 i nuovi ingressi in area medica, il che significa che
sale ulteriormente la percentuale di occupazione dei posti letto
che già ieri era di un punto superiore alla soglia critica
fissata al 15%. Restano stabili i ricoveri in rianimazione, ma
anche in questo caso la soglia critica del 10% è già stata
superata ieri (11%). Se non aumenterà la disponibilità di posti
letto nei reparti ordinari e di terapia intensiva, ha spiegato
il matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le
Applicazioni del Calcolo 'M.Picone', del Consiglio Nazionale
delle Ricerche (Cnr), sulla base dei dati del 6 dicembre, la
Calabria sembra destinata ad entrare presto nella zona gialla,
anche perché, ha sottolineato, la tendenza è in crescita.
In tutto questo, nelle ultime 24 ore, i nuovi contagi sono
stati 328 contro i 224 di ieri ma a fronte di un boom di tamponi
fatti - probabile conseguenza della
necessità di green pass per i mezzi pubblici - arrivati a 7.175,
con la conseguenza che si è dimezzato il tasso di positività,
passato dal 9,20% al 4,57%. E non si arresta neanche il numero
delle vittime. Rispetto a ieri due in più con un totale da
inizio pandemia di 1.511.
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